Arrestato in provincia di Roma un cittadino della Guinea con l’accusa di traffico di esseri umani e di far parte di una banda di tre connazionali che permettevano a centinaia di migranti di giungere clandestinamente dall’Africa in Italia.
Centinaia di clandestini giunti in Italia dall’Africa con documenti contraffatti a bordo di voli di linea partiti da Malta: è l’accusa che ha portato all’arresto in provincia dl Roma di un trafficante di essere umani originario della Guinea.
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza di Treviso e dalla Polizia di Anzio-Nettuno, si tratta del componente di una banda di tre connazionali che avevano ideato un sofisticato meccanismo per riuscire a far arrivare illegalmente i migranti irregolari sul suolo italiano.
L’operazione ‘Malta’s Passeur’, tariffa tra 450 e 700 euro Gli stranieri, tutti provenienti dall’Africa, venivano condotti a Malta, dove potevano disporre di un alloggio temporaneo. Successivamente, sfruttando documenti di identità contraffatti o intestati a persone compiacenti, venivano imbarcati sui voli con destinazione Treviso, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Bari, Torino, Orio al Serio, Napoli, Perugia, oltre che a bordo di traghetti diretti a Catania.
La tariffa fissata per ciascun ingresso irregolare variava tra i 450 e i 700 euro. L’operazione, chiamata ‘Malta’s Passeur’, è partita nel dicembre 2019 quando, proprio all’aeroporto ‘Antonio Canova’ di Treviso, sono stati fermati due clandestini che avevano entrambi lo stesso passaporto contraffatto e la cui identità apparteneva in realtà a una terza persona.
L’arrestato già ricercato e trasferito nel carcere di Treviso Il trafficante di essere umani, insieme ai due connazionali, era già stato destinatario, nell’ottobre 2021, di un provvedimento cautelare con l’obbligo di dimora nel comune di residenza e di detenzione domiciliare nelle fasce orarie serali e notturne.
In realtà, subito dopo la notifica dell’ordinanza, si era allontanato dal domicilio in provincia di Napoli rifugiandosi all’estero, motivo per il quale il Tribunale di Treviso, nel gennaio 2022, aveva disposto la misura cautelare della custodia in carcere.
Nelle scorse settimane, lo straniero si è presentato al commissariato di Anzio-Nettuno per la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno: è stato qui che gli agenti si sono resi conto che sul suo conto i finanzieri avevano inserito nella banca dati una richiesta di arresto.
L’uomo è stato dapprima condotto nella casa circondariale di Velletri e poi trasferito nel carcere di Treviso, dove si trova l’altro connazionale della banda, arrestato nel novembre 2022 a Orleans e successivamente estradato in Italia.
Articolo pubblicato il giorno 19 Giugno 2023 - 13:10