ULTIMO AGGIORNAMENTO : 6 Settembre 2024 - 16:28
30.4 C
Napoli

Lettera minatoria al pm Simona Rossi che indaga sui bombaroli di Ponticelli

SULLO STESSO ARGOMENTO

Il magistrato Simona Rossi, da anni in prima linea nel contrasto alla camorra, titolare delle principali indagini contro il clan Mazzarella e anche contro le cosche di Ponticelli, i De Micco (famigerati Bodo) e i Marfella-De Luca Bossa, ha ricevuto delle minacce contenute in una lettera anonima :” Falla finita… ci hai rotto il … tu e l’amica tua… altrimenti fai bum”.

PUBBLICITA

La missiva è stata recapitata in busta chiusa all’ufficio della sostituta procuratrice della Dda, dove è stata aperta. Poche righe scritte con un normografo, nella quale spiccano alcuni particolari degni di rilievo.

Come il riferimento alla “tua amica”, che – per chi è dentro le dinamiche di contrasto alla criminalità organizzata – sembra un riferimento esplicito al pm Antonella Fratello, a sua volta magistrato che per dieci anni ha svolto indagini contro i clan di Ponticelli e i Mazzarella (per altro ottenendo, spesso in tandem con il pm Rossi) centinaia di arresti, condanne e sequestri.

Facile a questo punto partire da un dato abbastanza evidente: chi ha puntato i propri riflettori contro il pm Simona Rossi, è a conoscenza del fatto che di recente il magistrato Fratello ha lasciato la Dda, dopo i circa 10 anni di mandato, per passare alle indagini sui crimini predatori; e immagina (sbagliando) che il pm Rossi sia rimasta da sola a contrastare la camorra della periferia orientale.

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà al Pm. Chi combatte la camorra, non può e non deve essere lasciato solo perché soltanto in questi casi si può diventare obiettivi dei clan che pensano di colpire una persona che da fastidio e che non è sostenuta e tutelata dallo Stato”, dichiara il deputato dell’alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli che da tempo vive sotto scorta per aver subito minacce ed aggressioni dopo le denunce sulle occupazioni abusive a Pizzofalcone gestite dai clan.

“Nella periferia orientale di Napoli, in particolare a Ponticelli, la situazione diventa sempre più tesa, difficile e drammatica. I clan rivali si fanno da tempo la guerra a suon di pistolettate tese e bombe facendo spesso vittime innocenti e gettano la popolazione nel terrore. Serve piena collaborazione tra i vari organi delle Istituzioni affinché si possa restituire al più presto il territorio alla legalità e ai cittadini”.




LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE