Una calda giornata di fine primavera: spensieratezza, giochi all’aperto e risate dei bambini, tutto improvvisamente interrotto. Bruscamente spazzato via da paura, inquietudine ed incertezza.
Ciò che più di ogni altra cosa fa paura all’essere umano è l’ignoto. Domande senza risposte o perlomeno non quelle sperate. Questo è il dramma che attanaglia le famiglie dei bambini scomparsi.
In questi giorni proseguono a Firenze le indagini per cercare la piccola Kata, la bambina che dal primo pomeriggio del 10 giugno 2023 è scomparsa. Si presume per rapimento a scopo di estorsione.
Questo episodio ha riaperto ferite che ancora sanguinano nel cuore di molte persone. Angela Celentano e Denise Pipitone, nomi che a distanza di tempo continuano a far parte del nostro presente. Entrambe scomparse a distanza di otto anni l’una dall’altra e mai ritrovate (1996-2004).
Tantissime le segnalazioni, che tutt’ora giungono, ma nulla di fatto. Le famiglie Celentano e Pipitone continuano a mantenere inalterata la speranza di riabbracciare un giorno le loro bambine, ormai donne.
Denise, Angela, Kata, sono solo alcune dei bambini scomparsi. Ogni giorno nel nostro paese sono circa una trentina i bambini che scompaiono, svanendo nel nulla. Molteplici casi riguardano stranieri quindi più difficili da rintracciare, rispetto agli italiani, poiché molte volte si trarrà di clandestini.
Si presume che i bambini che non vengono ritrovati, vengano rapiti per sfruttamento, tratta di esseri umani o violenza. Per la Presidentessa della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Dottoressa Licia Ronzulli: “Il fenomeno dei minori scomparsi ha ormai assunto una dimensione estremamente preoccupante”.
Per combattere questo fenomeno è importante la tempestività della denuncia. Nel caso di sparizione di un minore le prime ore successive alla scomparsa sono estremamente determinanti per le ricerche e per la sua l’incolumità
. Ogni indizio, ogni testimonianza, può essere utile per far sì che il caso si risolva nel migliore dei modi. Le forze dell’ordine si occuperanno del sopralluogo, casa e luoghi frequenti dal minore verranno ispezionate, localizzazione e tracciamento attraverso telecamere di videosorveglianza, interrogatorio a familiari ed amici del minore scomparso.
In questo caso parlando di bambini, si parla di “audizione protetta”, bisogna far sì che i ricordi degli stessi rimangano nitidi e non subiscano interferenze esterne. Domande semplici, aperte e che non diano suggerimenti che possano innescare la fantasia del bambino. La difficoltà è molta, la speranza tanta.
Tanti provano ad immedesimarsi nei genitori di questi bambini, vorrebbero aiutare in qualsiasi modo per far sì che tornino a casa, proprio perché potrebbero essere nostri figli, nipoti, fratelli. Che la fiamma della speranza non si spenga mai. Che nulla cada nel dimenticatoio. Che nell’assordante silenzio della sparizione i loro nomi tuonino prepotentemente.
Francesca Esposito
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