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Ischia, tornano libere quattro tartarughe Caretta Caretta

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Sono quattro le Caretta Caretta che oggi sono tornate libere nelle acque di Ischia.

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La reintroduzione in natura ad opera della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, รจ avvenuta, dopo un periodo di cura e riabilitazione presso il Turtle Point di Portici, non a caso ogg: giornata mondiale delle tartarughe marine.

La liberazione รจ avvenuta al largo dell’isola, con il supporto dell’area marina protetta Regno di Nettuno, in un punto distante dal traffico marittimo piรน intenso del golfo di Napoli.

Singolari, riporta una nota dell’area Regno di Nettuno, le storie degli animali rilasciati in mare. Rainbow, una giovane di circa 18 chili, รจ quella che ha trascorso il periodo di convalescenza piรน lungo, prima presso il centro di primo soccorso di Filicudi, e poi presso il Turtle Point di Portici.

Era stata recuperata da diportisti a giugno del 2022 con la pinna anteriore sinistra parzialmente necrotizzata a causa dell’intrappolamento accidentale in una lenza di palangaro.

La lenza aveva anche causato una ferita circolare nella regione del braccio e la frattura dell’omero. Le lesioni cutanee si sono rimarginate, ma la pinna non tornerร  piรน come prima: resterร  come un moncherino che poco aiuto potrร  fornire per il nuoto.

“Per fortuna le tartarughe marine hanno dimostrato di essere in grado di sopravvivere bene anche con sole tre pinne e quindi confidiamo che Rainbow torni a svolgere felicemente tutte le sue attivitร ”, spiega Andrea Affuso, coordinatore del Turtle Point di Portici.

Anche Fusion ha subito una sventura simile: รจ rimasta imprigionata in una lenza che ha causato la necrosi quasi completa della pinna. La tartaruga รจ stata quindi sottoposta ad intervento di amputazione dell’arto. Ha recuperato in tempo record ed รจ quindi ormai pronta a riprendere il largo: con sole tre pinne, ma con tanta volontร  di continuare il suo viaggio.

“Con i suoi 14 Kg รจ una tartaruga ancora giovane ed ha tanta strada da percorrere”, aggiunge Affuso. Nika รจ la piรน piccola delle tartarughe rilasciate oggi: recuperata al largo delle isole eolie, con il suo chilo e mezzo di peso รจ anche la piรน giovane, essendo nata probabilmente nell’estate del 2021.

Era stata individuata da una motovedetta dei carabinieri mentre galleggiava alla deriva a fine marzo, pochi giorni dopo il recupero di Fusion. Infreddolita e debilitata come era, probabilmente non avrebbe superato il periodo di fine inverno in questo anno cosรฌ particolare in cui la primavera ha stentato ad arrivare.

Per fortuna perรฒ, le sono bastate poche cure, un ambiente confortevole e cibo nutriente per tornare forte ed attiva come ci si aspetta da una giovane tartaruga marina.

Paky, una piccola Caretta caretta recuperata nelle acque del golfo di Salerno lo scorso aprile, pesa circa 3 chili. Il suo uovo รจ stato raccolto da un nido deposto nell’estate del 2020 ad Ibiza. รˆ cresciuta in cattivitร  presso un centro spagnolo per un anno ed รจ stata rilasciata nel 2021 con un microchip sottocutaneo come strumento di riconoscimento.

Al suo arrivo al Turtle Point la radiografia a cui รจ stata sottoposta, ha evidenziato la presenza del microchip che รจ stato quindi decodificato e ci ha permesso di risalire al centro che lo aveva impiantato e ricostruire cosรฌ la storia del suo primo anno di vita.

Purtroppo la radiografia ha rivelato anche la presenza di una frattura alla mandibola. Probabile causa della sua debilitazione e l’incapacitร  ad alimentarsi: i segni esterni sulla cute di testa e collo hanno raccontato di un’altra triste storia di intrappolamento in rifiuti (lenze o cordami che ormai si ritrovano un po’ ovunque sui fondali marini).

“Probabilmente Paky รจ riuscita a liberarsi dal corpo filiforme che la intrappolava, ma a costo di procurarsi una frattura”, spiega Affuso. Oggi รจ tornata libera nel mare del golfo. “Quella di oggi รจ una giornata speciale – ha sottolineato ancora Affuso – perchรฉ abbiamo rilasciato in natura tre tartarughe dalle storie singolari, in grado di superare importanti difficoltร  e oggi finalmente protagoniste di una nuova vita in mare aperto”.

“Giornate come queste aiutano a far crescere la collaborazione tra enti e organismi di ricerca ma soprattutto ad aumentare la sensibilizzazione del grande pubblico per il patrimonio di biodiversitร  che popola il nostro mare, con l’auspicio che le tartarughe marine rilasciate trovino sempre minori difficoltร  nel loro habitat naturale, grazie alla progressiva presa di coscienza dell’uomo”, ha detto Antonino Miccio, direttore dell’area marina protetta Regno di Nettuno.


Articolo pubblicato il giorno 16 Giugno 2023 - 17:25


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