È stato eseguito il decreto di sequestro preventivo – emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – dell’edificio dell’ Hotel Astor, dove viveva e da dove è scomparsa la piccola Mia Kataleya Chiclio Alvarez.
Lo stabile, in via Maragliano, era stato occupato a scopo abitativo da cinquantaquattro persone, suddivise in diciassette nuclei familiari, di cui diciannove minori.
I sopralluoghi compiuti dalla polizia giudiziaria, in occasione del tentato omicidio del 28 maggio 2023 e, successivamente, dell’ipotizzato sequestro di persona a scopo di estorsione della bimba, hanno confermato la presenza nell’immobile di numerosi nuclei familiari.
Ipotizzato il delitto di invasione di edifici, “sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa- spiega una nota della Procura- impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio occupato, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell’immobile”.
Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, l’esecuzione è stata curata dalla Questura e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, con l’ausilio degli assistenti sociali, dei Vigili del Fuoco e del personale del 118. La Prefettura e il Comune di Firenze si sono attivati per assicurare che gli occupanti vengano alloggiati presso altre strutture abitative.
Articolo pubblicato il giorno 17 Giugno 2023 - 09:59