“Da quando ho presentato la prima denuncia, la situazione è solo peggiorata”.
È ancora sotto choc Michela, la 48enne di Sperone, in provincia di Avellino, che ieri pomeriggio, dopo un inseguimento in auto, è stata ferita a colpi di pistola dal suo ex convivente, il 41enne Pellegrino Crisci, residente nello stesso comune della donna, che è poi stato bloccato dai carabinieri.
Michela affida paure e delusione ai microfoni dell’emittente Telenostra, mentre lascia l’ospedale ‘Moscati’ di Avellino, dove ieri era stata ricoverata per le ferite dei due colpi sparati da Crisci che l’hanno raggiunta al braccio sinistro.
La donna racconta della sua prima denuncia. Nel dicembre del 2021, spiega, venne picchiata selvaggiamente dall’allora convivente che con un pugno le ruppe il naso. “Sono stata lasciata sola, non ho sentito la presenza dello Stato – denuncia – mentre lui dopo qualche giorno di carcere è finito ai domiciliari e poi è stato rimesso in libertà.
Da allora – aggiunge Michela – la mia situazione è peggiorata dovendo convivere con l’incubo di subire nuovi maltrattamenti”. La donna confessa anche le paure per il suo figlio piccolo (“In questi mesi ho vissuto nel terrore che gli fosse fatto del male per colpirmi”) e quanto sia difficile convivere tutti i giorni sotto la minaccia di un violento.
Ufficialmente commerciante di auto, Pellegrino Crisci, era finito ai domiciliari per maltrattamenti nei confronti di Michela nel 2021. Aggredì anche i carabinieri che erano intervenuti in soccorso della donna e alcuni mesi dopo dai domiciliari finì in carcere.
Per quella vicenda, è stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione, ma poi è stato messo in libertà. Alcune settimane fa era stato di nuovo arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli per tentata estorsione aggravata, insieme a un boss, ad un imprenditore del baianese a cui, prima di chiedere il pizzo i due avevano incendiato un automezzo nel cantiere.
Dopo alcuni giorni di carcere trascorsi a Poggioreale, era tornato libero. E circolava in Maserati. Ora è piantonato in ospedale ad Avellino. È stato ferito ai glutei nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri prima della sua cattura.
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