em>“Ci si è accorti dello scempio da parte dei tassisti che regna in particolare all’arrivo al porto di Napoli, ma non di meno all’aeroporto ed alla stazione centrale, a stagione finita per quanto riguarda la programmazione e l’organizzazione del settore del turismo organizzato ricettivo.
E poco cambia se occasionalmente compaiono drappelli di vigili urbani a cercare di fare ordine nel mega disordine, tra l’abusivismo dei parcheggiatori e dei tassisti. Questo scempio presto porterà allo sfollamento dei turisti a Napoli ed in Campania”.
Inizia così la sua lettera aperta Angioletto de Negri, patron di Progecta e tour operator, una vita passata nel turismo organizzato, rivolgendosi a sindaco di Napoli, assessori, Autorità portuale, Prefettura.
“Care istituzioni, a nome anche di tutti gli addetti ai lavori, capiamo bene – prosegue nel suo appello – le difficoltà di una mega metropoli come Napoli ed una regione come la nostra, ma siete lente assai.
Non potete non accorgervi anche voi di qualche pianto disperato di qualche povera turista che imbattutasi in un tassista che le chiedeva in dialetto dove dovesse andare perché lui sarebbe andato solo in aeroporto, si è seduta sulla sua valigia, avvilita per non aver avuto la dovuta ospitalità, e con il viso tra le mani, piangendo, urlava in inglese ‘Nevar again!’, ovvero ‘mai più'”.
De Negri prosegue: “Da uomo del turismo organizzato con 48 anni di attività sono anch’io più che pensieroso, senz’altro di più di questa povera turista, per lo stato di fatto di questi assurdi ritardi di intervento sulla città che avrebbero dovuto essere i primi tra i tanti presi da questa nuova giunta comunale.
Oggi, per esempio, sul marciapiede parallelo alla Stazione marittima c’erano in bella mostra tre raccoglitori di immondizia, ma talmente colmi che l’immondizia straripando si sparpagliava tutta sul marciapiede”.
E ancora, per De Negri “piazza Plebiscito andrebbe illuminata, animata, controllata. Il portico del teatro San Carlo andrebbe animato con un impianto di musica classica per evitare anche che sia occupato da senza fissa dimora. E perché non creare un’area pedonale nella caotica piazza Trieste e Trento ed evitare le auto parcheggiate nell’angolo tra il teatro San Carlo ed il palazzo
“Se oltre a questo stato di ritardi di intervento – osserva poi – ci aggiungiamo anche le difficoltà di dialogo per esempio con la Camera di commercio di Napoli o con la Mostra d’Oltremare anche ad un uomo come me, impegnato nel settore turismo ed in quello fieristico, viene da pensarci veramente se sia il caso di mantenere o meno nella nostra città la ventisettesima edizione della nostra Borsa mediterranea del Turismo.
Tanti sono continuamente i reclami che riceviamo dai nostri ospiti stranieri per lo stato dei servizi igienici, per l’assurda situazione dei parcheggi, degli impianti tecnici e per una collaborazione inesistente malgrado il numero di fiere internazionali che organizziamo nel polo fieristico partenopeo”.
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