I baschi rossi dei carabinieri dello squadrone eliportato cacciatori Calabria continuano a supportare i colleghi delle stazioni del comando provinciale di Napoli e in particolare della compagnia di Castellammare di Stabia nellโambito dellโoperazione iniziata appena due giorni fa.
Si chiama โContinuum Bellumโ lโattivitร a largo raggio che i Carabinieri stanno svolgendo a ridosso delle pendici dei Monti Lattari, promontori verdi che sovrastano la costiera sorrentina e anticipano lโagro nocerino-sarnese.
Uno spartiacque naturale la cui posizione favorisce terreno fertile per le coltivazioni piรน esigenti in termini di luce ed esposizione. Su tutte quelle di cannabis indica.
E se le condizioni climatiche garantiscono alla marijuana di germogliare piรน facilmente, la conformazione geografica offre alla criminalitร rifugi per droga e armi quasi impossibili da scovare e raggiungere.
La risposta al vantaggio ambientale รจ il monitoraggio continuo che i militari della compagnia di Castellammare di Stabia svolgono lungo quei declivi. A supportare i carabinieri locali anche lo squadrone eliportato Cacciatori โCalabriaโ e lโocchio elettronico del drone a guida remota.
Una scansione terra-aria funzionale che non ha tardato a fare colpo:
Ci troviamo a Castellammare nella comunitร montana denominata โMadonna della Liberaโ. A prima vista poteva sembrare un rudere abbandonato; massi e pietre lasciati nel verde che alla fine con il passare del tempo copre tutto. In realtร โ quello che i Carabinieri hanno scoperto โ รจ un vero e proprio bunker.
Dai primi accertamenti pare che il nascondiglio sia stato progettato dalla criminalitร organizzata locale quale serra per la coltivazione della cannabis. Un locale servito da corrente mediante allaccio abusivo alla rete elettrica principale e completo di lampade, alimentatori, impianto di ventilazione nonchรจ di vasi con terriccio e materiale vario per la coltivazione.
Un โlavoro edileโ quasi perfetto se non fosse che i carabinieri della compagnia stabiese monitorano costantemente quelle zone e le persone di interesse โinvestigativoโ.
Chilometri e chilometri che i militari percorrono a piedi e che rastrellano quotidianamente e che permettono di trovare le piantagioni illegali.
In unโarea demaniale, infatti, i Carabinieri hanno rinvenuto 207 piante di cannabis indica dallโaltezza media di un metro e mezzo. Le piante sono state campionate e distrutte sul posto.
Anche questa volta, nel secondo giorno consecutivo, i Carabinieri hanno effettuato un arresto e sequestrato droga.A finire in manette per detenzione illegale di armi e detenzione di droga a fini di spaccio Sebastiano Esposito, 33enne di Gragnano giร noto alle forze dellโordine e ritenuto contiguo al clan Afeltra- Di Martino.
I militari hanno perquisito la sua abitazione e lรฌ hanno rinvenuto e sequestrato 1 pistola lanciarazzi calibro 22 completa di caricatore per capsule di innesco, poco piรน di 31 grammi di marijuana, un bilancino e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. Lโarma, utilizzata solitamente per lanciare โsegnali di aiutoโ, sarร sottoposta ad accertamenti balistici.Lโarrestato รจ in attesa di giudizio.
Articolo pubblicato il giorno 16 Giugno 2023 - 07:28