I Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, hanno fermato tre persone ed effettuato perquisizioni nei confronti di altri due soggetti.
Allโesito dellโudienza di convalida – tenutasi il 16 giugno – il Giudice ha disposto la misura cautelare in carcere per tutti i tre indagati per i reati a loro ascritti. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, tra marzo e giugno del 2023, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata rapina in concorso, ricettazione e rapina aggravata dallโuso delle armi in concorso.
I tre fermati, sono gravemente indiziati di aver commesso cui una tentata rapina presso lโUfficio Postale di Capodrise in data 9 maggio, una tentata rapina presso il centro scommesse โKingbet โ di Cesa il 13 maggio e una rapina consumata presso il Banco di Credito Popolare di Giugliano in Campania in data 31 maggio.
La minuziosa attivitร dโindagine condotta dai militari sotto la direzione della Procura di Napoli Nord tramite attivitร tecnica, servizi di o.c.p. e acquisizione delle immagini di numerosi sistemi di video sorveglianza pubblici e privati – ha permesso di ricostruire nei minimi dettagli ogni fase degli eventi delittuosi contestati.
I soggetti – tutti maggiorenni ma di giovanissima etร e residenti nell’hinterland napoletano – agivano adottando un collaudato ed efficiente modus operandi, avendo come punto di riferimento lโabitazione di uno dei tre fermati.
In particolare, prima dellโevento delittuoso il proprietario dellโabitazione recuperava il veicolo – oggetto di furto – sul quale poi veniva apposta una targa anchโessa risultata rubata, che poi avrebbero utilizzato per compiere la rapina; successivamente, gli altri indagati giungevano presso il โcovoโ, provvedevano alcambio di indumenti e, dopo aver perpetrato la rapina, tornavano a rifugiarsi nel โcovoโ per indossare nuovamente gli abiti con cui erano arrivati, in modo da far perdere le loro tracce e sottrarsi allโidentificazione.
Dallโanalisi delle immagini estrapolate dai numerosi sistemi di video-sorveglianza, si รจ potuto constatare come gli indagati, nelle varie occasioni, abbiano agito con violenza, noncuranti dellโincolumitร altrui mettendo in atto lโazione criminale in luoghi affollati, armati di pistola o di armi bianche.
Altro elemento significativo รจ la continuitร nel fenomeno criminoso essendo le rapine state commesse tutte nel mese di maggio, a distanza di pochissimi giorni lโuna dallโaltra, fatto che testimonia la volontร dei correi di ambire ad una continua e spasmodica ricerca di nn profitto – naturalmente illecito – giustificando e altresรฌ la violenza con cui commettevano i reati.
Attraverso lโacquisizione delle numerose immagini dei sistemi di video-sorveglianza pubblici e privati, รจ stato possibile seguire passo dopo passo le attivitร messe in atto dai tre rapinatori e pervenire alla loro identificazione, nonostante gli stessi avevano sistematicamente utilizzato accortezze per cercare di eludere ai controlli.
Il fermo dei tre indagati, grazie al contributo offerto dallโArma dei Carabinieri, sotto la costante direzione della Procura di Napoli Nord, ha permesso di porre un freno al fenomeno delle rapine agli uffici postali, istituti di credito ed esercizi pubblici, fenomeno che negli ultimi mesi – nell’hinterland napoletano e in tutta la provincia di Caserta – era diventato una vera e propria piaga sociale, creando un sentito e grave allarme sociale tra i cittadini.
Articolo pubblicato il giorno 19 Giugno 2023 - 15:08