Sono stati conferiti, dalla Procura di Napoli, gli incarichi ai consulenti che si occuperanno degli esami autoptici sulle salme dei due morti nell’auto esplosa sulla Tangenziale di Napoli alcuni giorni fa.
Fulvio Filace e di Maria Vittoria Prati, rispettivamente 25 e 66 anni, il primo laureando in ingegneria e la seconda ingegnere e ricercatrice del Cnr, deceduti nell’ospedale Cardarelli dopo essere rimasti gravemente feriti nello scoppio dell’auto prototipo ibrida che stavano testando.
Ad occuparsi degli esami saranno il professore Pietro Tarsitano, primario emerito di Medicina Legale, e l’anatomopatologo Antonio Perna. Gli accertamenti, secondo quanto si appreso, inizieranno però nei prossimi giorni, nel secondo policlinico della città.
Intanto vanno avanti gli accertamenti delegati ai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli e al Ris di Roma. Al vaglio degli inquirenti, attualmente, vi sono diverse questioni tra le quali figurano i contratti di formazione, le norme che regolano l’utilizzo per i progetti degli stagisti e l’impiego dei fondi (anche europei).
Determinanti saranno anche gli accertamenti che consentiranno di risalire alle cause dello scoppio che, secondo una prima analisi, potrebbero essere riconducibili al contenuto di alcune bombole utilizzate per testare le emissioni nell’ambiente del prototipo, una Volkswagen Polo Tdi con un tradizionale motore termico sulla quale era stato montato un sistema di propulsione a energia solare.
Articolo pubblicato il giorno 30 Giugno 2023 - 15:23