Rappresentazione artistica di ragazze e ragazzi disabili.
Il Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi arriva per la prima volta a Napoli per il debutto mondiale di uno spettacolo che farà il giro del mondo, La Commedia Divina, scritta e diretta dallo stesso D’Ambrosi. Con lui, il 23 e 24 settembre 2023, sul palco del Teatro Trianon Viviani di Forcella, saliranno i “suoi ragazzi” – come li chiama il regista stesso – ragazze e ragazzi con disabilità psichica che sfideranno i pregiudizi per raccontare ed emozionare il pubblico, su quanto labile sia il confine tra normalità e follia. Testimoni di uno speciale percorso di teatro terapia che l’Associazione Teatro patologico mette in scena da quarant’anni.
La pièce è ispirata all’opera di Dante Alighieri, ed è organizzata dalla Fondazione Rut, un Ente filantropico, con l’intento di donare alla città di Napoli un momento di bellezza e spettacolo, accessibile a tutti, ma anche di riflessione comune sui temi dell’emarginazione (personale, sociale e di comunità). Lo spettacolo è gratuito previa registrazione sul sito: http://www.fondazionerut.org disponibile dal 15 luglio 2023. Madrina dell’evento speciale, l’attrice e direttrice artistica del Trianon Viviani, Marisa Laurito. L’opera teatrale ripercorrerà attraverso una ricerca meta testuale della lingua, storie di vita segnate dalla diversità.
Così come nella Divina Commedia, Dante portava a compimento una vera e propria indagine sull’umanità, analizzando gli aspetti più reconditi della società attraverso le buone e cattive pratiche dell’individuo, nello spettacolo l’intento è quello di compiere una ricerca sociale che parte dall’analisi della lingua dantesca e che descriva la fenomenologia dell’essere umano contemporaneo, attraverso la voce e l’espressione di ragazze e ragazzi diversamente abili. L’Associazione del Teatro Patologico nasce nel 1992 diretta dal fondatore e ideatore Dario D’Ambrosi.
Da quarant’anni si occupa di un lavoro unico ed universale, quello di trovare un contatto tra il teatro e un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale, dove girano ragazzi con gravi problemi psichici. Un grande lavoro di studio, ricerca e terapia, che grazie all’ambiguità della forma teatrale, è riuscita ad abbattere gli stereotipi e i confini tra comportamento normale e comportamento deviante. Facendo incontrare artisti, operatori psichiatrici, persone con problemi psichici, normali spettatori, senza che questo significhi un ritorno a un contesto restrittivo, un ghetto, il manicomio.
Il Teatro Patologico ha presentato il suo lavoro in tutto il mondo: Parigi, Barcellona, Amsterdam, Praga, Madrid, Monaco, Londra, fino in America dove D’Ambrosi ha presentato, con laboratori, il suo metodo di lavoro presso la New York University di New York, l’Akron University di Cleveland e l’Harvard University di San Francisco, dove tuttora gli studenti di teatro studiano il Teatro Patologico come best practice. Dal 1992 l’associazione presenta i suoi lavori teatrali presso il Teatro Caffè La Mama di New York dove D’Ambrosi è membro dal 1994 insieme a nomi come Robert De Niro, Peter Brook, Al Pacino. In Italia 24 studenti di Lettere e Psicologia hanno portato come tesi di laurea “IL TEATRO PATOLOGICO”.
L’Associazione ha vinto il biglietto d’oro nel 1995 e il Premio IDI (Istituto Del Dramma Italiano) nel 1996. La Fondazione Rut, ente di ricerca e studio con sedi a Ercolano e Roma, opera a livello nazionale e internazionale per la promozione, la realizzazione e la diffusione di iniziative volte a favorire la coesione e la rigenerazione sociale.
La Fondazione ha individuato nel Teatro Trianon, da più di cento anni un importante patrimonio culturale della città, il luogo ideale per ospitare il progetto “Commedia Divina”, nel solco del percorso artistico della Direttrice, Marisa Laurito, che punta a realizzare uno spazio attivo di animazione culturale ma anche sociale, attento al patrimonio tradizionale quanto ai nuovi linguaggi.
La Fondazione ha realizzato, in collaborazione con il Centro studi Opera don Calabria, Dedalus, Cooperativa EVA, Laici Terzo Mondo e Associazione Savio Condemi, una ricerca azione partecipata sulle buone pratiche di coesione sociale a Napoli, con l’obiettivo di indagare e riflettere sui nuovi modelli di inclusione che possano essere promossi quando si lavora nel campo della rigenerazione sociale. I risultati della ricerca verranno presentati in autunno.
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