Venerdì 30 giugno, alle ore 19,30 allo Sport Club Oplonti sarà presentato il libro postumo di Delia Morea, celebre scrittrice e giornalista, recentemente scomparsa, Una corsa verso il vento (Avagliano Editore), nell’ambito della seconda edizione della rassegna La settimana dello scrittore, ricordando Michele Prisco, in programma dal 26 Giugno al 1° Luglio, ideata e organizzata dalla libreria Libertà di Rosaria Vitulano e Fabio Cannavale.
Introduce il giornalista Nicola Garofano e interviene la sorella e attrice Antonella Morea accompagnata al piano dal maestro Vittorio Cataldi.
Un incontro non solo per parlare del libro, ma per riscoprire un legame forte tra due sorelle, grandi interpreti di spicco della scena culturale napoletana
“Questo è un libro che mia sorella definiva fantasy per ragazzi, ma io credo sia un bel messaggio per gli adulti, in questo tempo dove la guerra distrugge tutto. Solo chi è puro, come lo sono i ragazzi, può essere messaggero di pace e portatore sano di sogni”, racconta Antonella Morea, che ha voluto fortemente pubblicare questo libro dopo la scomparsa di Delia.
Ci troviamo in Europa, la Seconda guerra mondiale è alle porte, Katy, Sal e Rosarina sono poco più che ragazzini, vivono in posti diversi e non si conoscono, ognuno di loro segue impotente le drammatiche vicissitudini familiari segnate violentemente dal conflitto. Sono troppo piccoli per capire e i grandi, posti davanti a complicate decisioni, li tengono protetti nella loro immacolata innocenza. Ma un giorno ai tre ragazzi fa visita uno strambo individuo, Angel, che si presenta a bordo di un aquilone. Consegna loro un’antica pergamena sulla quale sono incisi delle parole di Shakespeare. I ragazzi sono confusi, non capiscono, tornano alle loro vite convinti di avere solo sognato. Finché una notte Angel si ripresenta chiedendo loro di seguirli: saranno così catapultati in un mondo fatato, quello del Sogno di una notte di mezza estate; qui affronteranno una rocambolesca avventura con il compito di lottare contro i malvagi e ripristinare la quiete e la pace in un mondo che li accoglie come protagonisti. Metafora del conflitto mondiale, la narrazione suggerisce che al male va sempre opposto il bene e che è nei ragazzi e nella letteratura che si può ritrovare l’umanità che gli adulti sembrano avere smarrito.
Delia Morea (Napoli 1952-2020), scrittrice e giornalista, autrice di romanzi, racconti, saggi e pièces per il teatro. Nel 2002 vince la seconda edizione del premio letterario Anna Maria Ortese, nel 2004 è stata finalista al premio teatrale Napoli Drammaturgia Festival. Ha pubblicato, tra gli altri, i saggi: Lazzari e Scugnizzi di Napoli, I Briganti Napoletani, Vittorio De Sica. L’uomo, l’attore, il regista, Storie pubbliche e private delle famiglie teatrali napoletane, la raccolta di testi teatrali La Voce delle mani, con la prefazione di Enzo Moscato. Con Avagliano editore ha pubblicato i romanzi: Quelli che c’erano (2007), Una terra imperfetta (2013). Il suo ultimo libro Romanzo in bianco e nero (Avagliano 2019) è stato candidato al Premio Strega 2019.
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