L MAV DI ERCOLANO “VISAGES ARCHEOLOGIQUES/VOLTI ARCHEOLOGICI” DI TRISTAN SOLER
Giovedì 8 giugno, alle ore 20.00, per il 15° anniversario del MAV, nella Space Gallery del Museo, sarà inaugurata la mostra “Visages archeologiques/Volti archeologici” di Tristan Soler a cura di Mario Serenellini
Interverranno:
Luigi Vicinanza – Presidente dell Fondazione CIVES/MAV di Ercolano
Ciro Cacciola – Direttore del MAV di Ercolano
Tristan Soler – Autore
Mario Serenellini – Curatore
A seguire la performance di canto e arpa Canzoni per Calypso con Ginevra Gilli
La serie “Volti archeologici” di Tristan Soler è un’opera seriale di 25 dipinti, realizzata su carta a tecnica mista, in medio formato. Ogni opera misura circa 45 x 65 cm.
La mostra, ad ingresso gratuito, rimarrà in esposizione dal 8 giugno al 5 luglio 2023, dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 17.00.
Tristan Soler, artista francese, nato nel 1967, vive a Parigi e in Borgogna. È pittore, disegnatore, scenografo, scultore, fotografo, scrittore. Per quindici anni è stato protagonista di letture teatrali (nel 2010 e 2012, al Théâtre du Rond-Point a Parigi). Espone in Francia e in Europa.
Una quarantina le mostre, tra collettive e personali, realizzate dall’89 a oggi, a Parigi, Barcellona e in Danimarca, cui s’aggiungono, nel 2005-2007, Happenings in situ in India, Nepal, Malesia e a New York.
Gran viaggiatore (una sessantina di Paesi), dal 2008 ha scritto sei romanzi e varie raccolte di racconti e di poesie. Tra i testi pubblicati: Le voyage D’Icare Valverde, 2008, racconto fantasmagorico sull’esperienza del viaggio, Cœur Atome, 2009, sulla guerra nella ex Jugoslavia, Fjall, aux confins du monde, 2015, con sue illustrazioni.
Insegnante d’arti plastiche a bambini e adolescenti, autore di articoli sull’arte contemporanea, ha illustrato oltre venti libri e riviste, tra cuiJazz en suite (2000), Ce que Lacan disait des femmes (2003), John Coltrane e Miles Davis (Actes Sud, 2007 e 2009), Le Mystère Monk(Seghers, 2022).
Sue opere figurano in collezioni private in Francia, Italia, Spagna, Danimarca, Russia, Bulgaria, USA.
Testo critico Risvolti archeologici di Mario Serenellini
In ‘A livella, Totò (Antonio De Curtis) parla della morte e dunque della vita: del dopo e dunque del prima. Immaginando nella sua poesia l’incontro notturno, fuor di tomba, tra un marchese e un netturbino, entrambi defunti, vicini di loculo, Totò li appaia nella comune nullità esistenziale: il mio scheletro è uguale al tuo. Non hai ossa preferenziali.
In Volti archeologici, Tristan Soler riporta in vita i morti: di duemila anni fa. Ma non ne fa dei risorti, dei ‘revanchisti’. Li lascia affiorare nella loro solitudine, nel loro nulla: siamo qua, confusi gli uni con gli altri, Calypso con Ulisse, Penelope con Telemaco, la Sirena con il mare.
La vita sotto il vulcano. Prima e dopo. Ercolano, Pompei: ‘a livella, per sempre.
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