“Ho cominciato a lavorare a 18 anni, prima ancora in piccolissime parti, ho sempre avuto il sogno di fare l’attrice e guai a chi mi sveglia”, dice Valentina Romani.
Romana, classe 1996, ha esordito da protagonista nel 2016 con Un bacio, diretta da Ivan Cotroneo, poi la tv l’anno dopo con la fiction Rai La Porta Rossa, ma è con Mare Fuori, la serie fenomeno degli ultimi anni che Romani è esplosa, baciata dal successo condiviso con gli altri protagonisti giovani come lei o ancora di più, da Massimiliano Caiazzo a Matteo Paolillo, da Giacomo Giorgio a Nicolas Maupas per citare solo alcuni.
È una dei 30 talenti segnalati da Forbes Italia. Sarà – “fibrillante” – al festival di Cannes con due film: è la figlia di Nanni Moretti nel Sol dell’Avvenire in concorso per la Palma d’oro ed è la voce italiana di Ember Lumen, una brillante ragazza di fuoco nel film Pixar-Disney Elemental che chiuderà Fuori Concorso.
“Il successo in sala di Moretti riempie di gioia, è un bel segnale. Come è Nanni sul set? Certamente un regista esigente e a me questo va benissimo, la considero una caratteristica positiva perché anche io sono super esigente con me stessa e quando torni a casa dal set dopo giornate come quelle passate sul Sol dell’Avvenire c’è felicità. Nanni è protettivo, ma anche molto ironico, ci sono stati momenti divertenti durante le riprese e nella Moretti family mi sono sentita felicemente accolta”.
Moretti sapeva di Mare Fuori? “Gliene avevo parlato durante il provino, ma se ha visto la serie davvero non saprei, non vorrei creare un caso”, scherza. Quanto ad Elemental, “è un sogno da bambina, ancora non mi capacito che si sia avverato: il mondo dell’animazione di Disney e della Pixar è parte di una cosa che mi ha fatto crescere, ci sono titoli che ancora mi emozionano, non hanno età”.
Inutile girarci intorno, come si sopravvive ad uno tsunami di popolarità come Mare Fuori? “Ci si surfa sopra”, risponde. “È una serie che ci ha dato successo ma non è un caso, parla senza filtri ai giovani e anche ai genitori, racconta gli inciampi e le speranze di inseririsi nella società.
E poi c’è il gruppo, il nostro cerchio magico costruito soprattutto durante le riprese della prima stagione, quando oltre agli attori di Napoli, spesso alla prima esperienza, c’erano anche come me giovani fuori sede, abbiamo passato tanto tempo insieme anche fuori dal set, siamo diventati spalla uno dell’altro, si è creata molta chimica preziosa e per niente scontata e questo anche è un elemento del successo di questa serie”.
In Mare Fuori interpreta Naditza, una giovane rom, una etnia davvero poco vista in tv: “Devo tantissimo a lei, è il simbolo che tutto è possibile, lei è l’unica che vuole stare dentro l’Ipm, sta meglio lì che nel suo mondo dove il padre vuole darla in sposa ad un parente sconosciuto e più grande. Nella realtà accade, lo sappiamo, e io ho sentito la responsabilità di raccontare queste adolescenti che ascoltano i loro bisogni e si battono per la propria libertà. Naditza una specie di Trilli di Peter Pan, come mi diceva il primo regista Carmine Elia, racconta cose belle e salvifiche come l’amore, l’amicizia e anche che il talento non si butta, riconoscerlo è emanciparsi”, aggiunge.
Mare Fuori 4 sarà a giorni sul set, diamo per scontato che Naditza non ci sarà? “È davvero faticoso per me salutare questo personaggio che mi ha dato tantissimo, però è giusto che sia così, per questa quarta stagione la porta non è aperta ma poi chissà, certo che mi andrebbe di tornare”.
Come anche i suoi colleghi della serie la moda la corteggia, i fan la inseguono per strada, lei va avanti: “Sono sul set a Trani della serie Gerri diretta da Giuseppe Bonito, prodotta da Cattleya per la Rai. In autunno invece su Rai2 una parziale reunion con Mare Fuori in Noi siamo leggenda dove ritroverò Giacomo Giorgio e Nicolas Maupas, regia di Carmine Elia”.
Si tratta di una serie in 12 puntate, un coming of age declinato fantasy. Intanto l’8 maggio in Francia su France2 esce il biopic su Brigitte Bardot con la regia di Danièle e Christopher Thompson in cui interpreta la controfigura Peggy. E il cinema? “Mi piacerebbe misurarmi con una commedia, spero presto”.
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