“Per chi è abituato a lavorare duramente come me, non riesce a gioire completamente delle vittorie.La felicità è fugace e ora penso già a ripartire”.
Queste le parole di Luciano Spalletti ai microfoni di DAZN al termine del pareggio tra Udinese e Napoli e la conquista dello scudetto.
Napoli campione, Spalletti si toglie qualche sassolino dalla scarpa
“Vedere i napoletani sorridere è l’emozione più grande.Sono loro a trasferirti le emozioni con la loro felicità.
Avevamo il sentimento di una città sul collo – aggiunge il tecnico azzurro -. Questa squadra ha visto grandi allenatori e grandi campioni nella storia.Questo pubblico che ha visto giocare Maradona e forse in questa vittoria c’è anche la sua protezione”.
“A me è sempre stato chiesto di tenere il Napoli in Champions.
Non siamo contenti quando siamo usciti e siamo pure stati contestati.Questa cosa non mi è piaciuta.
Lo scorso anno, quando avevo detto che si doveva provare a vincere il campionato, in molti mi sono saltati addosso perché pensavano che io fossi andato troppo in là”.
Le dediche: “Una per i calciatori, l’altra per i tifosi”
“Lo scorso anno abbiamo fatto partite splendide, senza mai mettere in discussione la qualificazione alla Champions – prosegue -. Prima ci sono stati Benitez, Ancelotti, Sarri e Gattuso.Dopo di loro non avevo scampo: potevo solo vincere”
“La prima dedica è per i calciatori, che meritavano questa gioia.
La seconda è per i tifosi: Napoli, è per te!Poi, ai collaboratori, al direttore, alla società e a tutto lo staff.
Poi, anche a mia figlia Matilde e a tutte la famiglia.A mio fratello Marcello e agli amici”.
Infine, un commento su Victor Osimhen. “È fortissimo, ha grande cuore e grande disponibilità.
Nel primo tempo rincorreva tutti.Quando vede la palla è come i bambini, la rincorre da tutte le parti”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Maggio 2023 - 23:27