Nelle sale dell’archivio della Fondazione Banco di Napoli, mercoledì 10 maggio alle 18:30, s’inaugura la mostra di Lucio Afeltra Residuo Greco, curata da Massimo Bignardi: una suggestiva installazione il cui proposito è dare all’immaginazione il senso di presenza, dell’abitare un luogo, un’agorà.
“Questa mostra realizzata con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli – commenta il presidente Orazio Abbamonte – è un ulteriore contributo che essa offre al processo di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, nel caso specifico di un’esperienza di arte contemporanea, segno di un evidente processo di rinnovamento che connota l’attuale panorama artistico italiano”.
L’Archivio Storico del Banco di Napoli, nella sua struttura architettonica, segue un percorso labirintico: stanze che si aprono una dopo l’altra, dalle alte pareti di scaffali, dai quali si affacciano faldoni, reclinati come dormienti, segnati, anno dopo anno, secolo dopo secolo, da grandi cifre nere. Un calendario di date, di eventi, di lasciti, di pegni, di donazioni, e così via. La vita sociale, insomma quella della comunità, ove i narratori sono le genti e le azioni che esse compiono. “L’artista si è calato, metaforicamente, in ciascun documento – spiega Bignardi – ne ha ascoltato le voci, ne ha percepito i gesti; insomma, è entrato nel vivo dell’agorà”.
All’agorà si accede dopo aver attraversato altri luoghi metaforici, stanze allineate una dopo l’altra, che s’incontrano appena varcata la soglia d’ingresso dell’Archivio. In mostra tre dipinti del 2016, tratti dal ciclo Bosco nel Teatro. Nella sala successiva, Senza titolo, un dipinto su lamiera con interventi di resina sintetica, anch’esso del 2023. La terza stanza, che precede quella dell’agorà, suggerisce l’idea della Sala delle metope, prendendo spunto dal Museo Archeologico Nazionale di Paestum: quattro piccoli disegni, tutti del 2019, realizzati con pastelli cerosi, oppure a matita. Fogli disposti ai lati d’ingresso all’agorà che, seppur nell’irregolarità del linguaggio, testimoniano l’interesse dell’artista per il disegno, per la sua capacità di farsi progetto e, al tempo stesso, dettato pittorico, ornamentale, narrazione.
“Residuo Greco è una complessa installazione alla quale, da tempo lavoro – commenta Afeltra – con il proposito di dare all’immaginazione il senso di presenza, quindi dell’abitare un luogo e precisamente all’interno di un archivio, le cui pareti conservano pagine e pagine, raccolte in grandi faldoni, della storia di cinque secoli di quella terra, che fu dei coloni greci”.
Residuo Greco di Lucio Afeltra
Curatore Massimo Bignardi
Palazzo Ricca, Fondazione Banco di Napoli
Via dei Tribunali, 212
Ingresso gratuito – Dal 10 al 30 maggio | Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17
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