ÂÂIeri mattina, nel carcere di Napoli Secondigliano âÂÂPasquale MandatoâÂÂ, durante una perquisizione presso il reparto detentivo âÂÂLigureâ dove sono ristretti detenuti di âÂÂAlta SicurezzaâÂÂ, il personale di Polizia Penitenziaria ha trovato dieci telefoniniâÂÂ.
Lo riferisce Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: âÂÂLâÂÂoperazione di perquisizione è iniziata stamattina alle ore 6 ed è stata effettuata dal personale di Polizia Penitenziaria del solo istituto di SecondiglianoâÂÂ.
Salvatore Tinto Segretario Regionale FP CGIL: âÂÂIl ritrovamento dei dieci telefoni a Napoli Secondigliano è precedente di qualche ora al ritrovamento dei dieci scoperti nellâÂÂistituto penitenziario di Aversa nella stessa giornata di oggi, ma i telefoni a Secondigliano erano in possesso di detenuti appartenenti al circuito âÂÂAlta Sicurezzaâ nel quale vengono assegnate persone condannate od imputate per gravi reati legati alla criminalitàorganizzata: un campanello dâÂÂallarme per tutta lâÂÂamministrazione penitenziariaâÂÂ.
Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: âÂÂIl conteggio esatto dei telefoni scoperti nelle carceri dâÂÂItalia, non lo abbiamo perché il DAP, semplicemente, si rifiuta di fornire i dati alle organizzazioni sindacali e allâÂÂopinione pubblica. LâÂÂomissione avrebbe anche un senso se fosse riconducibile al mantenimento di una qualche riservatezza, utile allo sradicamento dellâÂÂutilizzo dei telefoni nelle carceri.
Però, dopo anni in cui ogni giorno abbiamo notizie di sequestri di telefoni nelle carceri, è ormai evidente che lâÂÂamministrazione è semplicemente incapace di porre un argine sistemico allâÂÂintroduzione dei telefonini nelle carceri attraverso lâÂÂuso di strumentazioni tecnologiche che il Corpo di Polizia Penitenziaria chiede da anniâÂÂ.
âÂÂLâÂÂutilizzo di telefonini in carcere â prosegue il sindacalista â non è, come qualcuno si ostina a sminuire, un banale mezzo per rimanere in contatto con i propri cari, ma è sia uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli, sia un pericoloso strumento per dare ordini o gestire traffici illegali allâÂÂesterno, continuando a mantenere il proprio status criminale nonostante la detenzioneâÂÂ.
âÂÂLa Polizia Penitenziaria â conclude Manna â non ha una mera funzione di sorveglianza, ma è soprattutto un Corpo che svolge azione di tutela e di intelligence nel monitoraggio delle attivitàcriminali nelle carceri che avvengono in contiguitàcon la criminalitàcomune ed organizzata allâÂÂesterno. Eâ arrivato il momento che questo ruolo, giàampiamente riconosciuto dalla magistratura e dalle altre Forze di Polizia, venga anche valorizzato mediaticamente dal DAPâÂÂ.
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