Le dune demaniali della riserva ambientale di Torre Patria sul litorale di Castel Volturno (in provincia di Caserta) sono state spianate. A denunciarlo la cittadina Alessandra del Giudice che ha contattato il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
“Hanno agito in modo occulto in questi giorni gli ignoti che, probabilmente per motivi commerciali, hanno spianato completamente le dune nella zona demaniale Riserva naturale Biodinamica di Castel Volturno nell’area prospiciente la Torre Patria, antica torre saracena, che confina a occidente con il parco Flavio Gioia e a oriente con il parco Seit, al km 43 della via Domitiana. Quest’area era una delle poche del lungo litorale domitio dove le dune marine si presentavano intatte”, si legge nella denuncia.
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Quest’area era una delle poche del lungo litorale domitio dove le dune marine si presentavano intatte. Con le dune sono state spazzate via rare specie endemiche di valore naturalistico come il giglio di mare, la calystegia soldanella oltre il fico degli ottentotti, specie aliena di grande impatto estetico.
Proprio sulla spiaggia, sotto queste dune, da qualche anno stanno nidificando le tartarughe marine della specie Caretta-Caretta “che, grazie alla costante azione di tutela della stazione zoologica Anton Dohrn, sta iniziando a ritornare nei nostri mari, dopo essere stata per decenni una specie in via di estinzione”.
“L’eliminazione delle dune, barriera naturale, inoltre concorre al processo di erosione della fascia costiera già in atto. Gli abitanti della zona – ancora la denuncia di Del Giudice – si stanno adoperando per depositare una denuncia formale alle autorità preposte e fanno appello a mobilitarsi a tutte le associazioni ambientaliste e ai cittadini di Giugliano, Castel Volturno, Napoli e comuni limitrofi che hanno a cuore l’ambiente e vogliono contrastare lo sfruttamento commerciale del demanio. Si pensa anche di realizzare un flash mob sul posto”.
Sul posto per un sopralluogo durante la nottata anche Giovanni Sabatino, presidente Ente Riserve Volturno Licola Falciano, che riscontrato ciò che è stato denunciato. “Poi – le sue parole – con la Capitaneria e i carabinieri del Corpo Forestale effettueremo un sopralluogo congiunto al fine di mettere l’area oggetto della devastazione in sicurezza. Per quanto riguarda la nostra competenza, non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione di alcunché, anche perché ciò che è stato perpetrato non potrebbe mai essere soggetto ad autorizzazione. Procederemo come Ente Riserve Foce Volturno, congiuntamente alle forze di polizia a sporgere denuncia”.
Intenzionato a denunciare “chi ha dato vita a questo scempio senza precedenti” anche Borrelli che ha aggiunto: “Questi danni ambientali non sono tollerabili. Gli autori di tale disastro dovranno pagarla. Invitiamo chiunque abbia elementi utili a segnalarli anche in forma anonima”. Il deputato campano ha deciso di sensibilizzare l’assessorato all’ambiente della Regione Campania ed il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
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