Protesta nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, dove la Fiom ha proclamato uno sciopero in seguito al malumore dei lavoratori per quelli che vengono definiti “ritmi insostenibili di lavoro”. Secondo quanto si apprende, i lavoratori, partiti dal reparto di montaggio, hanno effettuato un corteo in diversi reparti per poi recarsi nelle salette dei sindacati firmatari dove stanno contestando i rappresentanti di Fim, Uilm, Fismic e Uglm.
Secondo le rsa della Fiom, lo sciopero avrebbe causato lo stop della produzione a causa dell’adesione “quasi totale – spiegano – da parte dei lavoratori, stanchi di decisioni calate dall’alto”. A far scattare la protesta la comunicazione di nuovi scatti di cadenza produttiva sulla catena di montaggio, che ha portato al malumore tra le tute blu, supportate poi dallo sciopero proclamato dalla Fiom.
Allo sciopero hanno aderito anche gli esponenti e gli iscritti dello Slai Cobas che denunciano “un aumento insostenibile dei ritmi di lavoro a scapito della sicurezza e della salute degli operai”.
Dalla Fim, intanto, rendono noto che il sindacato, ieri, durante la commissione Organizzazione e Sistemi di Produzione con esponenti dell’azienda, aveva “denunciato enorme perplessità e preoccupazione” riguardo l’aumento di cadenza di produzione nel reparto montaggio Panda, esprimendo la propria “contrarietà” senza un’adeguata aggiunta di personale, annunciando anche di voler dare il via alla procedura di raffreddamento.
Articolo pubblicato il giorno 10 Maggio 2023 - 18:58