Il ciclone tunisino, dopo aver colpito il Sud lunedì scorso, ha esteso le sue spire perturbate anche al Centro-Nord, portando piogge torrenziali e situazioni alluvionali. La previsione non è confortante. I meteorologi confermano infatti che il ciclone si allontanerà piuttosto lentamente mantenendo sotto scacco le regioni dell’Alto Adriatico e del Basso Tirreno. Sono attese piogge forti ancora su Emilia Romagna e Marche, ma anche tra Lazio, Campania e Calabria.
Oltre alle piogge oggi avremo anche venti di burrasca, in particolare sui rilievi del Centro-Nord e sulle Isole Maggiori. Per non farci mancare niente il ciclone porterà anche la neve sulle Alpi fino ai 1500 metri e con qualche fiocco svolazzante fino ai 1200 metri! Un maggio che si traveste da dicembre e diventa ‘Maggembre’.
Domani finalmente il ciclone si allontanerà verso i Balcani con l’attenuazione delle piogge e anche qualche occhio di sole. Si tratterà di una tregua, seppur condita ancora da qualche rovescio al Centro e dalla sera verso il Nord-Ovest. Proprio il Nord-Ovest sarà infatti il principale bersaglio di un nuovo ciclone con piogge anche intense durante il weekend: in questo caso possiamo dire che le piogge saranno benvenute contro la siccità, ancora non risolta, di Piemonte e Valle d’Aosta.
Purtroppo il maltempo del nuovo ciclone, in arrivo da venerdì, porterà fenomeni intensi anche su gran parte del resto della nazione, con piogge persistenti in Sardegna, sabato su tutta l’Italia e domenica al Centro-Nord. Se dunque il maggio 2022 verrà ricordato per il caldo insopportabile, il maggio 2023 sarà ricordato per le piogge insopportabili: dalla siccità alle alluvioni non è il clima che ci piace, ma probabilmente lo abbiamo modificato noi, negli ultimi decenni, con l’industrializzazione massiva e il disboscamento selvaggio
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