Napoli. Ieri pomeriggio, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Antonio Nocerino, di 28 anni, ritenuto gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e rapina ai danni di un imprenditore della zona di Ponticelli.
La misura cautelare compendia un’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, con la collaborazione del Commissariato Ponticelli, e culminata col deferimento di Antonio Nocerino conosciuto come “brodino”.
Le investigazioni, infatti, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, indiziato di aver estorto la somma di trentamila euro, avvalendosi della capacità intimidatoria del clan Bodo / De Micco attivo in quel quartiere.
La vittima, oltre a subire il danneggiamento della propria attività commerciale, è stata altresì costretta a chiudere l’attività. Ora continuano le indagini per stabilire e risalire ad eventuali complici.
Nocerino era stato scarcerato dopo ben 8 anni di reclusione solo nel settembre scorso. Era stato arrestato nell’estate del 2014 in un villaggio di Agropoli dove si era rifugiato dopo essere fuggito da una comunità dove stava scontando un’altra misura cautelare ricevuta in età minore.
In quella circostanza fu accusato e condannato del tentato omicidio, in relazione all’agguato consumato ai danni di Carmine Aloia, avvenuto il 9 gennaio del 2014.
Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2023 - 19:41