“Mi saluti la cosa più bella che ha Napoli: i napoletani”. Così Papa Francesco si è congedato dall’assessora all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli, Maura Striano, intervenuta in Vaticano all’incontro per la celebrazione del decimo anniversario della Pontificia Scholas Occurrentes alla quale il Comune di Napoli ha scelto di aderire come partner del Progetto “Scholas Cittadinanza – Napoli Città Educativa” con una delibera approvata dalla Giunta.
Nel corso dell’incontro il Santo Padre ha dialogato con le comunità di Scholas, sulla sorte nel mondo e salutato ‘con gioia’ la notizia dell’ingresso della Città di Napoli tra i partner dell’iniziativa. Scholas Occurrentes è un’organizzazione di diritto pontificio presente in una rete di 190 paesi per promuovere una cultura dell’incontro tra i giovani.
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Il progetto cardine di Scholas Occurrentes è “Scholas Cittadinanza”, realizzato per la prima volta a Buenos Aires nel 2001 coinvolgendo, da allora, oltre 15mila studenti in più di 22 Paesi. “L’obiettivo generale del programma – ha spiegato Striano – è quello di promuovere una cultura dell’incontro tra i giovani ed incoraggiare un’educazione ispirata alla convivenza pacifica, ai valori civici ed alla partecipazione civica attiva.
Questi principi possono rappresentare una misura utile per il contrasto alla dispersione scolastica, al degrado sociale, culturale ed economico, oltre che per promuovere e sostenere il valore della cittadinanza attiva come bene educativo”.
Fra le azioni previste dal progetto, un’indagine sui problemi che i giovani stessi identificano come rilevanti per la loro comunità ed un processo di ricerca-azione finalizzato a presentare i risultati alle autorità e alla comunità educativa per trovare insieme soluzioni adeguate.
La popolazione target del progetto è costituita dai giovani studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Napoli e, in particolare, è prevista la partecipazione di 300/400 giovani individuati dai dirigenti degli istituti scolastici partecipanti situati in diversi quartieri della città, sia pubblici che privati, religiosi e laici, e a diverso indirizzo (artistico, tecnico, scientifico o umanistico).
“Giornata speciale di grande coinvolgimento spirituale ed emotivo per Aurelio De Laurentiis”. Con queste parole il sito del Napoli descrive quanto vissuto dal presidente azzurro e da Giovanni Simeone. Anche il numero 1 del club e l’attaccante argentino “sono stati ricevuti da Papa Francesco presso il centro Agostinianum in occasione del decennale di Scholas Occurrentes.
Nel corso dell’incontro, il presidente De Laurentiis e Giovanni Simeone hanno avuto l’occasione di intrattenersi per qualche istante con Papa Bergoglio omaggiando il Santo Padre di un maglia personalizzata con il numero 10 e un pallone autografato dalla squadra. Il Pontefice ha ricambiato donando un ulivo Benedetto che verrà piantumato in occasione di futuri eventi calcistici.
Il presidente ha inoltre donato al Papa un piccolo calco del piede di Maradona come metafora per dare un calcio alle ingiustizie del mondo. Prima di salutare il Santo Padre, Aurelio De Laurentiis ha confidato un proprio desiderio: ‘Spero tanto un giorno di poter organizzare una partita tra il Napoli e il San Lorenzo la Sua squadra del cuore'”.
In Argentina? ”La mia idea è andare l’anno prossimo, vedremo se si può”. E’ l’intenzione espressa dal Papa rispondendo alle domande di giovani e anziani di America Latina, Usa, Europa, Amazzonia colombiana, tutti membri della rete di Scholas Occurrentes.
La fondazione Pontificia ha compiuto dieci anni e per l’occasione ha organizzato a Roma un congresso sulle ”Città eco-educative” con 50 sindaci latino-americani ed europei. L’evento si è concluso oggi con un incontro nell’Istituto Augustinianum di Roma, alla presenza del Papa.
Bergoglio ha condannato il bullismo che ”distrugge” la vita, invitando al rispetto per ogni persona ”così com’è”, nella sua ”autenticità”; nel suo intervento, come riporta Vatican news, ha parlato anche del pericolo per ”l’educazione a metà” di tanti ragazzi che non terminano il ciclo scolastico, senza trascurare l’allarme per la diffusione di pornografia e ”commercializzazione dell’amore” di cui sono vittime tanto adolescenti:
”Quanti giovani oggi non hanno la possibilità di ricevere un’educazione completa. Quante volte per la mancanza di educazione sessuale si finisce nella commercializzazione dell’amore e l’amore non è per commercializzare e i ragazzi non sono per essere usati…”. Il Pontefice ha ricevuto anche tanti omaggi.
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