Da Pausilypon al centro, 80 eventi gratuiti nel segno dell’aria.
Non solo racconta la città dall’alto ma richiama lo scudetto che tutto colora in questi giorni d’azzurro “Napoli in vetta”: è questo il titolo scelto per la 29esima edizione del Maggio dei Monumenti: da venerdì prossimo al 4 giugno, 80 eventi gratuiti nel segno dell’aria con tanta danza e naturalmente itinerari storici artistici inconsueti, teatro, musica, cinema, reading.
Promossa dal Comune di Napoli con il finanziamento della Città Metropolitana l’ormai tradizionale rassegna di primavera che arricchisce ulteriormente l’offerta di una meta culturale consolidata (oggi felicemente invasa anche dal così detto ‘turismo dello scudetto’) punta come spiega il Sindaco Gaetano Manfredi, sulla qualità e l’inclusività di una ‘realtà policentrica’.
“Anche quest’anno abbiamo voluto un programma ricchissimo, una narrazione della città del tutto inedita che coinvolgerà l’intero territorio in una grande rassegna culturale che non prevede solo aperture, ma soprattutto nuovi modi di godere del patrimonio materiale e immateriale. Spalancando gli spazi verticali della città”, spiega Manfredi affiancato da Sergio Locoratolo coordinatore delle politiche culturali e dai suoi consiglieri Francesca Amirante e Andrea Mazzucchi.
Si parte “A testa alta”, mostra diffusa alla scoperta dei prospetti superiori di palazzi storici, chiese e monumenti, seguendo le figure alate che abitano gli spazi fisici e invisibili della città come a Porta Capuana dove ci sarà una istallazione sonora di Jimmie Durham. Anche le aperture speciali inviteranno a portare in alto lo sguardo, dall’Osservatorio Astronomico al parco archeologico del Pausilypon, con una visita dedicata al passaggio degli uccelli sulla costa. Nelle sale cinematografiche omaggio ai registi Antonio Capuano e Wim Wenders ma sarà la danza al centro delle arti di questo Maggio con ballerini di urban e breakdance, funamboli e acrobati che sfideranno la gravità sopra scalinate di chiese, piazze, teatri. Per la rassegna teatrale “Quando le sirene avevano le ali” sei terrazze cittadine si trasformano in palcoscenici,come l’Archivio di Stato, set della serie Rai “I bastardi di Pizzofalcone”.
Dalle terrazze ai tetti, che diventeranno palchi musicali sui rooftop di prestigiosi alberghi napoletani – Britannique, Caracciolo, Renaissance Mediterraneo con il suo Roof garden Angiò, San Francesco al Monte – nel segno degli strumenti a fiato e del sax di The Bird, Charlie Parker. Tra Port’Alba, Sant’Aniello a Caponapoli e Palazzo Corigliano tanto spazio invece a letteratura e libri, con Maurizio de Giovanni, Lorenzo Marone, Viola Ardone e tanti altri, reading con musica e danza, tra le location della rassegna anche Secondigliano e Scampia. Off rispetto al programma comunale è il progetto del “Coordinamento Scale” con il contributo dei cittadini, per raccontare pedamentine, gradoni e salite, una dimensione verticale dipinta più che mai di azzurro.
“Fuori Maggio”, è la sezione indipendente organizzata in adesione ad uno specifico invito lanciato dal Comune di Napoli. E “Scale di maggio”, “Il tour della canzone napoletana”, “L’arte e la scienza medica del Museo Anatomico”, “San Giorgio ai Mannesi. Dalla terra al cielo” sono solo alcune delle numerose attività promosse da associazioni, musei e singoli operatori.
Torna “La scuola adotta un monumento” curata dalla Fondazione Napoli Novantanove, all’origine del Maggio: le Terme romane di via Terracina, Fontana di Spinacorona e altri siti potranno essere visitati e riscoperti grazie all’impegno di docenti e studenti napoletani.
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