Alessandro D’Alatri, morto oggi a 68 anni, era stato adottato da Napoli, dove era andato per girare la seconda stagione dei ‘Bastardi di Pizzofalcone’ e la prima de ‘Il commissario Ricciardi’ e la città oggi lo piange.
A ricordarlo è Maurizio De Giovanni, autore di romanzi da cui sono state tratte le due serie, che con il regista aveva un rapporto molto intenso. “E’ una cosa terribile, un fulmine a ciel sereno” dice De Giovanni “sapevamo che stava male, ma non immaginavamo che potesse essere così grave”.
“Le due stagioni dirette da lui” ricorda ancora il giallista, “sono sicuramente le due cose migliori fatte in tv dai miei lavori. Era davvero un visionario, intelligente, pronto e straordinariamente rispettoso del testo”.
Forte, ricorda De Giovanni, anche il rapporto con gli attori sul set, tra cui Lino Guanciale, interprete di Ricciardi e Alessandro Gassman, protagonista dei ‘Bastardi’. “Li aiutava a entrare nei personaggi e non si poneva mai in sovrapposizione o in contrasto, ma costruiva sempre attraverso il dialogo”.
“Auguro a chiunque di lavorare con una persona come D’Alatri” aggiunge lo scrittore napoletano, “capace di portare nei movimenti, nelle luci e nelle ombre esattamente quello che tu avevi immaginato nei romanzi”. Con la città, ricorda ancora De Giovanni, “aveva instaurato un rapporto meraviglioso ed era riuscito a capirla profondamente. Oggi Napoli perde un concittadino”.
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