Sono stati tutti assolti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere i tre ex agenti della Polizia Municipale di Maddaloni finiti sotto processo dopo un incidente stradale costato la vita ad un anziano e il cui responsabile era il figlio di un altro agente in servizio al Comando.
I caschi bianchi erano accusati di aver omesso il compimento di atti di indagine circa la reale dinamica dell’incidente, e di aver così favorito il figlio del collega. L’incidente avvenne il 10 agosto 2017, la vittima si chiamava Antonio Scalera.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva indagato e mandato sotto processo per omicidio colposo stradale il conducente della vettura, Aniello Diglio, e i tre poliziotti municipali, ovvero l’allora comandante Nicola Della Peruta (difeso da Alberto Barletta) e i marescialli Giuseppe D’Angelo (assistito da Alberto Martucci) e Mario Bellotta (difeso da Antonio Cerreto), accusati di di omissioni di atti di ufficio e favoreggiamento.
Durante il dibattimento, durato tre anni, è però emerso che gli agenti avevano effettuato i rilievi dell’incidente; è stata poi analizzata la scatola nera della Ford Fiesta condotta da Diglio, il cui esito ha smentito l’ipotesi della Procura secondo cui il giovane viaggiava contromano quando colpì la vittima.
Nulla è emerso poi dalle telecamere esterne di un negozio situato di fronte al punto in cui avvenne il presunto investimento, perché gli occhi elettronici erano coperti da un furgone parcheggiato. Il collegio giudicante presieduto da Francesco Ciocia ha quindi assolto Diglio (difeso da Mario Corsiero) per insufficienza di prove, non essendo certo che abbia colpito l’anziano con la sua auto, e i tre pubblici ufficiali per non aver commesso il fatto.
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