“La scelta di licenziare tre lavoratori è un fatto gravissimo, soprattutto perché il tutto è avvenuto in seguito ad un mancato accordo sulla cassa integrazione ordinaria, la quale sarebbe stata ugualmente erogata. Tale scenario ci consegna la precisa finalità di questi provvedimenti che sono senza nessun dubbio di natura punitiva e quindi illegittimi”.
Lo segnala in una nota la segreteria provinciale di Napoli della Fiom. E poi si aggiunge: “L’utilizzo costante delle ferie dei lavoratori, l’aumento delle produzioni e non ultimo l’utilizzo di nuovi lavoratori assunti con diverse tipologie contrattuali, lascia ben intendere lo strato di salute dell’azienda e soprattutto dell’utilizzo improprio di questa cassa ordinaria, utilizzata come un vero e proprio strumento per ridurre i costi organizzativi e non certo per un calo della domanda”.
E quindi si precisa ancora: “La Fiom è pronta ad aprire un tavolo di confronto con la direzione aziendale, ma se l’obiettivo è quello di imporre la propria volontà con la forza, ribadiamo che ci sarà la netta opposizione della nostra organizzazione e di tutti i lavoratori.
Anche la convocazione dei soli lavoratori, chiamati in una giornata di festa dalla direzione aziendale è un comportamento antisindacale, noi non ci faremo trascinare in uno scontro che con la modalità con cui è iniziato ci ricorda i passati anni 60”.
E infine la proposta: “La Fiom in conseguenza di tali comportamenti dichiara il blocco di ogni forma di straordinario preannunciando che tutte le violazioni contrattuali, a partire dall’utilizzo delle ferie correnti, saranno denunciate allITL di Napoli. La scelta di alzare il livello di scontro non è una responsabilità della Fiom ma di chi ha deciso di licenziare i lavoratori, utilizzandoli come una vera e propria arma di ricatto.
La Fiom proclama 8 ore di sciopero per la giornata del 30 maggio con assemblea fuori i cancelli dello stabilimento San Giorgio di Acerra, dove ci sarà la presenza di giornali e emittenti televisive per dare il massimo risalto a comportamenti inaccettabili e violenti”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2023 - 21:25