foto di repertorio
Durante il Covid minacciò di far saltare in aria il reparto di infermeria del carcere di Santa Maria Capua Vetere con la bombola di ossigeno che aveva in dotazione per problemi di salute, ma fu bloccato in tempo da tre agenti penitenziari, che evitarono un grave incidente.
Oggi davanti al giudice monocratico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è partito il processo a carico del detenuto siciliano che il 25 marzo 2021 si rese responsabile dell’episodio; testimoni principali tre agenti penitenziari, due dei quali, gli ispettori Raffaele Piccolo e Alessandro Biondi, sono attualmente imputati nel processo per le violenze ai danni dei detenuti avvenute il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Proprio Piccolo e Biondi, insieme ad un terzo agente, riuscirono ad evitare il peggio il 25 marzo 2021, mentre il detenuto siciliano aveva aperto la bombola facendo uscire il gas e con la mano teneva l’accendino acceso, minacciando di far esplodere tutto se fosse stato trasferito.
Uno dei tre agenti, mentre gli altri due tentavano di farlo desistere parlandogli, girò attorno al detenuto e prendendolo di spalle riuscì a chiudere la bombola, permettendo ai colleghi di bloccare il recluso. Partì quindi la segnalazione alla Procura e poi il processo.
Cristian Stellini, vice di Antonio Conte sulla panchina del Napoli, non si nasconde dopo il… Leggi tutto
È stato lui a far esplodere il Dall’Ara: con una giocata istintiva e geniale, Dan… Leggi tutto
Soddisfatto, grintoso e con la consueta voglia di alzare l’asticella: dopo il pareggio per 1-1… Leggi tutto
Bologna– Momenti di tensione si sono registrati nelle vicinanze dello stadio Dall’Ara poco prima del… Leggi tutto
Nel posticipo della 31ª giornata di Serie A, il Bologna di Vincenzo Italiano rallenta la… Leggi tutto
Un escalation di violenza scatenata dalla disperazione. Un 47enne napoletano, da anni residente a Firenze,… Leggi tutto