<strong>Aurelio De Laurentiis è stato protagonista di una speciale intervista nell’ufficio della sua compagnia cinematografica rilasciata al Financial Times.Focus, naturalmente, sulla vittoria del terzo scudetto da parte del suo Napoli dopo una stagione dominata da parte degli azzurri di Spalletti.
“Avevo lasciato andare alcuni tra i giocatori più importanti, ingaggiando persone sconosciute – ricorda ADL -. Quando mi chiesero qual era il mio obiettivo risposi ‘vincere lo scudetto’.
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Sembrava stessi bestemmiando.Invece abbiamo vinto perché ho iniziato ad applicare al calcio ciò che ho imparato dal cinema.
L’obiettivo era avere successo rimanendo sostenibili finanziariamente”.
Il patron del Napoli è poi tornato sulla cessione di alcuni dei ‘senatori’, tra cui Insigne, Koulibaly, Mertens e altri ancora nell’estate scorsa: “La loro voglia di vincere era esaurita, non ci credevo più – ha detto -. Forse mi sbagliavo, ma la decisione è stata mia.I nuovi invece hanno eccelso, hanno formato un gruppo e sono riusciti a vincere.
Nessuno è una singola stella”.
De Laurentiis e lo scudetto, l’intervista al Financial Times
A proposito del suo arrivo a Napoli, De Laurentiis ha ricordato: “Non conoscevo le regole del calcio, per me era un dominio completamente nuovo.Quando ho comprato il Napoli per me era importante mescolare film e sport, fornire contenuti per quella che era in passato la televisione e che ora sono diventate le piattaforme”.
Chiosa sullo stato del calcio italiano: “Le decisioni non vengono prese in fretta, così non si progredisce.
I fondi di investimento non sanno gestire un calciatore.E se non vinci ai tifosi non importa nulla del bilancio.
Anzi, per loro è meglio che tu fallisca.Per questo motivo tu devi vincere”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Maggio 2023 - 10:35