Il polso non batteva. Dovevano agire subito e non ci hanno pensato neppure un attimo: dieci compressioni sul petto e il cuoricino della bimba ha ripreso a battere. Hanno la divisa e i gradi di brigadiere e di appuntato i tre angeli, come li ha definiti la mamma, i salvatori della bimba di appena 4 anni strappata a un arresto cardiaco in una scuola di Marigliano, in provincia di Napoli.
I tre carabinieri, tre padri di famiglia, ieri hanno vissuto veri e propri momenti di ansia, nella scuola dell’infanzia di via Pontecitra. Ma ciononostante sono riusciti a mantenere il sangue freddo mentre intorno a loro c’era il caos. Il brigadiere Francesco Trinchese e gli appuntati scelti Raffaele Napolitano e Clemente Rossino hanno compiuto ieri un gesto che non dimenticheranno mai più: rianimare una piccola bimba in preda a una crisi cardiaca.
“Anche noi siamo genitori – dice Trinchese, padre due bambini di 7 e 6 anni – ho visto la piccola in quelle condizioni, supina sulla panchina. L’ambulanza non era ancora arrivata e con Napolitano e Rossino abbiano deciso intervenire, non c’era tempo da perdere”
. Si sono subito posizionati per praticare un massaggio cardiaco.A premere sul petto della bimba è stato Napolitano, ben dieci volte, mentre i due colleghi la tenevano: “appena abbiamo visto che si stava riprendendo, siamo tutti scoppiati a piangere”, dicono all’unisono i tre militari con la voce rotta dall’emozione. Ed effettivamente la situazione intorno a loro era a dir poco drammatica: “le maestre piangevano, la gente che accorreva in preda al panico”.
Urla, sconforto e disperazione ma ce l’hanno fatta, la piccola ha ripreso a respirare. Poco dopo è arrivata anche la mamma, per fortuna la piccola si era già ripresa: “Ci ha stretti forte a se e ci ha detto parole che resteranno per sempre impresse nella nostra memoria: siete degli angeli”.
Dopo pochi minuti è arrivata anche l’ambulanza del 118: “La dottoressa ci ha fatto i complimenti”, fanno sapere i tre carabinieri, “e ci ha anche confermato che essere arrivati un minuto prima è stato determinante”. “Sono orgoglioso dei miei uomini – ha detto il comandante dei carabinieri di Castello di Cisterna Alessandro Gagliano – salvare una vita, a maggior ragione se è quella di una bimba di appena quattro anni, è un gesto indimenticabile”.
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