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Al MAV di Ercolano il progetto Vesuvio di Enzo Marino per il Bimillenario dalla nascita di Plinio il Vecchio

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AL MAV DI ERCOLANO IL PROGETTO VESUVIO DI ENZO MARINO PER IL BIMILLENARIO DALLA NASCITA DI PLINIO IL VECCHIO

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Mercoledì 10 maggio, alle ore 11.00, al MAV/Il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, l’artista Enzo Marino illustrerà il suo progetto “Aues Eus. Vesuvio luce che brucia “Plinio intuisce/scolpisce il magma” per il bimillenario dalla nascita di Plinio il vecchio, che sarà realizzato martedì 16 maggio, alle ore 9,30, nel Parco Nazionale del Vesuvio nei pressi del Gran Cono.

Con lo scopo di contribuire a diffondere la cultura territoriale e nazionale e di celebrare, in modo artistico, il bimillenario dalla nascita di Plinio il vecchio (Como 23 –Stabia 79), Enzo Marino, con “Aues Eus. Vesuvio luce che brucia “Plinio intuisce/scolpisce il magma”, tenta una sua incursione nell’animo e nell’esperienza trascendente di Gaius Plinius Secundus mentre lascia l’ “ ager stabianus” per inoltrarsi nel mondo dell’Ade.

È la rievocazione/restauro degli ultimi pensieri di Plinio, mentre transita dal sopore, provocato dai gas del cratere, verso il regno delle ombre.

Il desiderio estremo di comprendere il fenomeno eruttivo, che Plinio stava vivendo sulla sua pelle e a lui sconosciuto, si trasforma in un eccezionale prodigio che va oltre il sentire umano ma che fa ancora provare cose impercettibili ma stupefacenti.

Plinio contesta duramente gli dei che gli hanno riservato una fine così poco onorevole, non solo come ammiraglio ma essenzialmente come uomo del discernimento e del libero pensiero e lo fa con tale veemenza da mettere in difficoltà le divinità. E così l’eterno buio, quindi, per volere divino, non avanza più ma rimane fermo, per far vivere l’incanto di un tempo sospeso e permettere a Plinio di scoprire la realtà.

Enzo Marino, artista inquieto, annullando l’intervallo di duemila anni, s’insinua in questo mistero, ospita in se lo spirito di Plinio, acquisisce l’antica smania, attizza la sua follia e insieme scolpiscono il magma. È la compenetrazione di due personalità differenti, è la fusione di due esperienze estreme, è il legame tra due contesti dissimili eppure tanto vicini. È la continuità del modus operandi umano che fin dai tempi primigeni ha permesso all’uomo di ricercare “nell’antica memoria”, elaborare, superare i suoi stessi traguardi e ricominciare così tutto daccapo. Semmai scavando nell’assurdo.

In concreto è la smania dell’uomo di ieri e di oggi che non accetta le imposizioni, le prepotenze, le falsità, il comando assurdo, le decisioni altrui. E detesta la cieca obbedienza.

Tutto ciò viene raccontato attraverso una performance multidisciplinare di gruppo in cui sarà realizzata la scultura performativa “scolpire il magma” come gesto allegorico della voglia umana di libertà illimitata.

La performance sarà particolarmente suggestiva proprio per la natura del luogo, per il fascino antico del personaggio, per la brama di autodeterminazione dell’uomo d’oggi.

Oltre all’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, al MAV e alla Città Metropolitana che si sono già espressi positivamente, è stato chiesto il patrocinio alla Città di Ercolano, alla Città di Ottaviano, alla Città di Pompei, alla Città di Trecase , ai Vigili del Fuoco Campania, alla Fondazione Ente Ville Vesuviane e ad altri.

Contemporaneamente sarà realizzato un film-documento dell’evento e un photoshoot per l’illustrazione del libro d’arte dell’evento e un sito web. È prevista una esposizione degli oggetti di scena (maschere, fibbie, etc.), la presentazione del libro e la “prima” del documentario che saranno programmati dopo l’evento.

 

 


Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2023 - 12:15


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