Le ha raggiunte nell’appartamento messo a disposizione dal parroco di Arco e le ha colpite brutalmente con un mattarello, per poi suicidarsi nella propria abitazione. È quanto accaduto la scorsa notte a Vignole, una frazione del Comune di Arco, in Trentino.
Un uomo di 43 anni, Gaetano Piro, ha tentato di uccidere l’ex compagna Maria Santonastasio, di 55 anni, e la sorella di lei, Brigida, temporaneamente ospitate in un alloggio della canonica del paese. L’uomo ha poi fatto ritorno a casa, dove è stato trovato senza vita dalle forze dell’ordine un paio d’ore dopo l’aggressione.
Le due donne sono state soccorse grazie all’intervento di alcuni vicini, che hanno sentito le loro urla e i rumori provocati dall’aggressione, avvenuta verso le due del mattino. Sembra che la stessa Maria sia poi riuscita a contattare autonomamente il numero unico di emergenza per chiedere aiuto.
Sul posto sono intervenuti immediatamente soccorritori e i carabinieri della compagnia di Riva del Garda. Trasferite in codice rosso all’ospedale Santa Chiara di Trento con l’elicottero sanitario, le donne si trovano attualmente ricoverate in terapia intensiva. La prognosi è riservata.
La coppia, originaria della Campania, si era trasferita in Trentino da alcuni anni. Da qualche mese Maria Santonastasio era però tornata nel paese di origine, in provincia di Caserta. Nell’ultima settimana aveva fatto ritorno nell’Alto Garda, in compagnia della sorella Brigida, probabilmente per troncare definitivamente la tumultuosa relazione con Gaetano Piro e recuperare alcuni oggetti personali.
Per evitare di alimentare nuove tensioni, e forse temendo delle ripercussioni personali, aveva però chiesto ospitalità al parroco della zona, Francesco Scarin, che, conoscendo la sua storia, le aveva affidato un appartamento all’interno della canonica dell’abitato.
Il parroco afferma di non aver constatato alcun segnale che lasciasse presagire quanto poi accaduto, se non una certa preoccupazione nelle due donne. “Maria – precisa Scarin – è stata compagna per anni di Gaetano; poi si erano staccati perché c’erano delle difficoltà, e lei era tornata al sud per alcuni mesi.
Era appena rientrata con la sorella, credo per cercare di chiudere questa relazione. Non mi sembra di aver colto in loro paura: se avessi colto questo, forse si sarebbero potute tutelare di più”.
Dalle ricostruzioni effettuate dai carabinieri, l’uomo ha raggiunto Maria Santonastasio nell’alloggio della canonica, aggredendo l’ex compagna con l’attrezzo da cucina. Sarebbe tuttavia Brigida, colpita alla testa dopo essere intervenuta in difesa della sorella, ad aver riportato le ferite più gravi.
Piro si era licenziato da una ditta di Riva del Garda per poi lavorare di notte in una struttura ricettiva di Limone sul Garda. Secondo quanto riferito dai vicini di casa, il rapporto tra il 43enne e Maria Santonastasio era effettivamente in crisi da tempo, ma l’uomo non aveva mai manifestato comportamenti violenti.
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