E’ Andrea Papi, di 26 anni, la vittima dell’aggressione da parte di un animale selvatico, probabilmente un orso, avvenuta ieri in un bosco in Val di Sole. Il giovane era uscito nel pomeriggio dalla sua casa che si trova ai margini della piccola località Caldes per la sua abituale sessione di allenamento di corsa.
L’uomo è salito lungo la strada forestale che si snoda sul monte Peller, che sovrasta l’abitato. Cosa sia poi avvenuto dovrà essere stabilito dal medico legale e dalla scientifica, che stanno terminando i lavori sul luogo di ritrovamento della salma che presenta diverse ferite riconducibili all’aggressione di un grosso animale selvatico.
Gia’ dalle prime ore di questa mattina tra le ipotesi c’era l’aggressione da parte di un animale selvatico. La zona dove il corpo di Papi e’ stato trovato e’ frequentata da plantigradi.
Sul corpo di Papi sono state trovate ferite e gli stessi investigatori giunti sul posto, compreso il governatore trentino Maurizio Fugatti, sostengono che l’uomo sia stato aggredito da un animale selvatico. Non e’ stata esclusa l’ipotesi dell’orso considerando che in quella zona in passato sono gia’ stati avvistati plantigradi.
Solo un mese fa nella vicina Val di Rabbi un uomo di 39 anni (Alessandro Cicolini) era stato aggredito e ferito al braccio e alla testa da un orso. Per il momento non vengono escluse nemmeno altre ipotesi. Quanto accaduto tra i boschi di Caldes e’ al vaglio degli inquirenti coordinati dalla Procura di Trento.
Il giovane runner ieri pomeriggio era uscito di casa per un allenamento. Dopo non averlo visto rientrare, la compagna ha allertato le forze dell’ordine e sono partite le ricerche che ha visto impegnati i carabinieri della compagnia di Cles, i vigili del fuoco volontari della vallata con droni e cani molecolari.
Gli abitanti di Caldes in val di Sole, dove è stato trovato morto un ragazzo di 26 anni, danno per scontata l’aggressione da parte di un orso. Da tempo si parla di avvistamenti in zona. Solo un mese fa l’aggressione in valle di Rabbi di un escursionista da parte dell’esemplare Mj5.
“Vi sono state aggressioni ad animali di allevamento nell’ultimo mese, tra cui una pecora sbranata a margine dell’abitato di Caldes lo scorso 19 marzo”, raccontano in paese ai cronisti. “Ci sono state diverse aggressioni nella zona. Bisognava solo attendere la morte di una persona”, questo il commento amaro.
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