Castellammare di Stabia, già patria di nomi illustri del passato nel campo dell’arte e della letteratura, si conferma da anni fucina di talenti contemporanei. Esponente a pieno titolo della prestigiosa categoria è sicuramente il virtuoso e poliedrico Rosario Pellecchia, che lo scorso venerdì 14 aprile, nella qualità di scrittore – una delle tante che gli appartengono – da Milano, ha fatto rientro nella sua città per presentare, presso il Teatro Karol, il suo ultimo lavoro letterario dal titolo “Ora che ho incontrato te”, edito da Feltrinelli.
L’autore, che si è rivelato negli anni un vero “cavallo di razza” dell’arte della comunicazione, è al suo terzo libro dopo “Solo per vederti felice”- testo essenzialmente autobiografico – e le “Balene mangiano da Sole” che racconta la storia di un’amicizia strampalata in cui, in modo brillante, il Pellecchia tratta i significativi temi della solitudine – anche la più struggente – e quelli dell’integrazione e dell’accettazione .
Sul palco del Teatro Karol l’autore è stato accolto dal giornalista Pierluigi Fiorenza e dall’attrice stabiese Federica Citarellla, che ha dato voce ai protagonisti del romanzo attraverso una lettura espressiva, capace di trasmettere al pubblico in sala il senso e le emozioni ivi racchiusi.
Complice la loro vecchia amicizia – nonché il suo talento di gran comunicatore – lo storico conduttore radiofonico di Radio 105, nonchè disk jockey e cantante Rosario Pellecchia – qui in veste di scrittore – ed il giornalista Pierluigi Fiorenza, hanno dato vita ad una sfavillante intervista condita da simpatiche battute, alternate al racconto di ricordi appartenenti all’esordio ed alla successiva carriera del primo.
“Ora che ho incontrato te”, ha affermato l’autore, è un romanzo che, come i precedenti, riguarda gli incontri che possono cambiare la vita e, a questo proposito, ha indicato proprio nel giornalista Fiorenza, da lui conosciuto nel corso della sua formazione, l’amico che gli ha trasmesso la passione per la musica, la radio, la scrittura .
Il mentore, colui che lo ha avvicinato a quella che poi sarebbe diventata la sua professione. Nel suo ultimo libro, Pellecchia coniuga, infatti, l’amore con la musica, il blues in particolare. In qualche modo i protagonisti, Lorenzo e Zoe, sono parole e musica della stessa canzone.
E allora non resta che immergersi nelle 272 pagine del libro che oltre ad esprimere una storia di sentimenti, evocano il sonoro di questo meraviglioso genere musicale nel corso di un viaggio, quello dei protagonisti, da New York al Mississipi, toccando i mitici luoghi che lo rappresentano. Un romanzo che potremmo definire una vera e propria playlist narrata ad opera del noto D.J. stabiese, in arte Ross.
Trama
New York, un venerdì sera di giugno. Zoe e Lorenzo si incontrano nel più assurdo dei modi. Musicista di origine afroamericana cresciuta a blues, lei. Broker romano con il vizio del poker, lui. Non potrebbero essere più diversi, ma subito scatta un’intesa.
Lorenzo è in crisi, indebitato fino al collo e minacciato dal tirapiedi di un boss a cui deve una grossa somma, così Zoe gli propone un piano folle: scappare su un vecchio furgone malandato e rubare una favolosa chitarra appartenuta a Robert Johnson, il più grande musicista blues di tutti i tempi. È l’inizio di una rocambolesca avventura on the road attraverso gli Stati Uniti, da Bleecker Street a Manhattan, a Clarksdale, in Mississippi, attraverso scenari mozzafiato e luoghi simbolo del blues. Tra contrattempi e rivelazioni, Zoe e Lorenzo impareranno a conoscersi, riconoscersi e forse ad amarsi.
Annamaria Cafaro