Quattro preziosi pastori napoletani del ‘700 sono stati individuati e recuperati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli. Le preziose statuine erano state rubate da un presepe allestito nel Natale del 1978 all’interno della chiesa di Santa Maria la Nova.
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Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno acclarato la vendita di una parte dei pastori oggetto di furto attraverso una nota casa d’aste partenopea, mentre altri pastori sono stati pubblicizzati, evidentemente per il successivo tentativo di smercio, da un soggetto della provincia di Napoli attraverso delle immagini pubblicate sui social network.
A richiedere l’avvio degli accertamenti è stato proprio il figlio della vittima che nel ’78 aveva patito il furto, avendo notato i pastori appartenuti al padre pubblicizzati su alcune pagine web, perfettamente corrispondenti anche nella vestizione a quelli rubati, così come riscontrato dai Carabinieri Tpc attraverso le fotografie dell’epoca ancora conservate e inserite nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando Tpc.
Il commercio illegale dei pastori napoletani del ‘700 e ‘800 è una prassi tutt’altro che debellata e, anzi, alimentato da una rete di privati e commercianti del settore che, per l’alta quotazione di mercato di questi beni, molto spesso non ripongono nessuna attenzione riguardo alla loro provenienza, rispondendo, qualora scoperti, nel reato di ricettazione di beni culturali.
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