Quasi ‘adagiata’, avvolta in una felpa, con pezzi della placenta ancora sul corpicino: è stata ritrovata così, senza vita, una neonata, all’interno di un cassonetto dei vestiti usati, tra via Cesare Saldini e via Botticelli, nel quartiere Città Studi a Milano.
È stato un passante ad accorgersi di qualcosa in quel cassonetto della Caritas. Si è avvicinato e quando ha visto la piccola ha chiamato polizia e i soccorsi. Quando, però, gli agenti della Squadra mobile, diretti da Alessandro Calì, sono giunti sul posto, hanno potuto solo constatare che la piccola era già morta.
Gli inquirenti hanno già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza: dall’analisi dei filmati, si potrebbe ricostruire quanto accaduto nella serata di ieri, attorno alle 20. Sul corpo della piccola, il pm Paolo Storari, ha stabilito l’esame autoptico.
Solo così si potranno stabilire le cause della morte e quando la piccola è deceduta. Nel ritrovamento del piccolo cadavere – ha fatto sapere la Caritas Ambrosiana – non sono coinvolti operatori della cooperativa Città e Salute (che aderisce alla rete Riuse) e che gestisce quel tipo di cassonetti.
“Esprimiamo il nostro dolore più profondo per quanto accaduto e la nostra preghiera per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte – dice Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
I nostri Centri d’ascolto e i nostri servizi quotidianamente accompagnano e sostengono, spesso collaborando con i Centri di aiuto alla vita, genitori e madri alle prese con maternità indesiderate o difficili.
Avvenimenti dolorosi, come quello avvenuto ieri, ci confermano nell’impegno per la tutela e per la promozione della vita nascente e per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, e ci spronano a intensificare tale attenzione”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2023 - 17:45