Stamani sui cancelli chiusi della stazione superiore della funicolare di Chiaia ha fatto scalpore la presenza dell’ennesima protesta per la chiusura dell’importante impianto a fune.
Difatti è comparso uno striscione, lungo tutto l’ingresso, con un disegno che emula il vecchio videogioco Pac-Man, dove la creatura sferica invece che gialla ha i colori giallo e rosso, con la corona, del Comune di Napoli mentre al posto dei puntini sul percorso ci sono tre vagoni della funicolare con all’interno la scritta “ANM” e nella parte sottostante la scritta “Mangia”.
Lo striscione è anonimo riportando solo sulla sinistra la scritta RaRt 081. A segnalare la nuova tappa di quest’eterna telenovela, con il nuovo evento scaturito dal lungo fermo dell’impianto è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari e fondatore sul social network Facebook del gruppo “Napoli: gli “orfani” della funicolare di Chiaia”.
” Purtroppo – sottolinea Capodanno – sono oltre 200 giorni, visto che è stata chiusa il 1° ottobre dell’anno scorso, cha i treni della funicolare di Chiaia, i quali ogni giorno trasportavano 15mila passeggeri, la maggior parte dei quali lavoratori e studenti, sono fermi, mentre le porte delle stazioni restano sbarrate senza che ci siano operai al lavoro, assestando un altro duro colpo a un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti.
Le ripercussioni, in questo lungo periodo di tempo, si sono subito manifestate anche per la totale insufficienza dei mezzi sostitutivi messi in campo dall’ANM.
Il traffico, nelle aree un tempo servite dall’impianto a fune, con particolare riguardo al quartiere Vomero, ogni giorno va letteralmente in tilt con strade e piazze bloccate, segnatamente nelle ore di punta, all’ingresso e all’uscita delle scuole, lungo le arterie che si dipartono da piazza degli Artisti per raggiungere le altre zone della collina ma anche nel quadrilatero via Cimarosa, via Bernini, via Stanzione, via Annella di Massimo “.
” Nel contempo – continua Capodanno – cresce il disappunto per l’eccessiva durata dei lavori alla funicolare di Chiaia. Solo in questi giorni infatti palazzo San Giacomo ha pubblicato il quarto bando per l’affidamento dei lavori di revisione ventennale, dopo che i primi tre non hanno raggiunto la scopo prefissato, vale a dire quello d’individuare la ditta alla quale affidare i lavori di revisione ventennale all’impianto.
Certamente si tratta di lavori importanti che riguardano la sostituzione di tutte le apparecchiature elettriche, elettromeccaniche e meccaniche della sala argano e degli impianti connessi alla trazione, per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro. Ma trecento giorni ovvero dieci mesi sono tanti e l’impianto, considerando che il termine per la presentazione delle offerte della nuova gara è stato fissato per le ore 12 del 9 maggio prossimo, aggiungendo i tempi per consentire eventuali ricorsi dopo l’assegnazione, per realizzare i lavori e infine per effettuare le prove finalizzate a ottenere il nulla osta dell’Ansfisa, rischia di riaprire non prima di maggio dell’anno prossimo, se tutto va bene, anche se in passato notoriamente si sono verificati non pochi ritardi per analoghi lavori effettuati sugli impianti a fune del capoluogo “.
” Di fatto – sottolinea Capodanno -, per i 15mila utenti che quotidianamente, nei giorni feriali, utilizzano la funicolare di Chiaia, si allunga, e di molto, il periodo durante il quale devono sopperire alla mancanza dell’importante quanto veloce impianto di trasporto pubblico, i cui treni collegano le due stazioni terminali in poco più di tre minuti, andando a penalizzare anche i viaggiatori che affluiscono dalle due stazioni intermedie di Palazzolo e di Corso Vittorio Emanuele, per i quali, allo stato, non risulta ancora istituito alcun mezzo sostitutivo su gomma “.
” A questo punto – conclude Capodanno – il capoluogo partenopeo sembra purtroppo destinato a raggiungere un nuovo primato negativo nell’ambito del funzionamento del trasporto pubblico. Difatti, con l’attuale previsione, alla fine, la funicolare di Chiaia, se tutto va bene e se non venissero ridotti i tempi per l’esecuzione dei lavori, sarà rimasta chiusa per 19 mesi, oltre anno e mezzo, battendo ampiamente il primato detenuto dalla funicolare Centrale che, sempre per i lavori di revisione ventennale, rimase chiusa al pubblico dal 1° agosto 2016 al 22 luglio 2017, dunque per poco meno di un anno “.
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