Era senza parente e aveva deciso di provare a guidare Rosa Palma, 33 anni di Ponticelli, la giovane mamma separata che ieri ha investito e ucciso in retromarcia la figlia di sette anni Aurora Napolitano.
I magistrati della procura di Nola, che stanno coordinando le indagini dei carabinieri, stanno valutando la sua posizione e attendono anche i risultati dei test alcolemici e tossicologici che stabiliranno se era idonea alla guida al momento dell’impatto. Poi per lei scatterà una denuncia per omicidio stradale.
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Una tragedia dovuta all’imperizia quella che si è consumata ieri pomeriggio poco dopo le 15 via Emilio Buccafusca a Casalnuovo. Rosa, la piccola Aurora e il compagno erano arrivati in quel parcheggio da Ponticelli dove vivono. Rosa voleva imparare a guidare da sola. Il compagno e la piccola sono scesi dall’auto e si sono piazzati dietro a distanza che ritenevano di sicurezza.
Ma non è stato così. Rosa Palma si è messa alla guida dell’auto del compagno e invece di ingranare la prima ha messo la retromarcia: un attimo e la tragedia si è consumata. Ha investito uccidendo sul colpo la figlioletta e ha ferito lievemente il compagno che ha tentato anche di fermare quella folle corsa appoggiando le mani sul cofano e gridando.
Il compagno ha anche tentato di fermare l’auto con le mani
Sono stati inutili i tentativi di soccorso, inutili i tentativi di rianimare la bimba. Le ferite erano troppo gravi. E cosi’, le prime persone arrivate sul posto, non sapendo cosa fosse accaduto e non immaginando che quell’auto ferma sul marciapiede fosse guidata da chi aveva ucciso Aurora, ha sparso la voce che ci fosse un ‘pirata della strada’ che era scappato dopo l’investimento.
Ai carabinieri di Nola e’ servito un po’ di tempo per ricostruire la dinamica precisa e capire che la donna era la responsabile di quella morte. La salma della bambina é stata sequestrata e sarà sottoposta ad autopsia, e di certo la donna sarà indagata per omicidio stradale.
Articolo pubblicato il giorno 23 Aprile 2023 - 08:35