Polemica social dopo la ‘grazia’ concessa dalla FIGC e da Gabriele Gravina a Romelu Lukaku, la cui squalifica (inizialmente di una giornata) è stata revocata in via del tutto “eccezionale e straordinaria” in quanto l’attaccante belga fu vittima di cori e insulti razzisti all’Allianz Stadium.
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L’episodio risale ai minuti finali della sfida di andata tra Inter e Juventus, semifinale di Coppa Italia: Lukaku potrà dunque essere regolarmente in campo nella gara di ritorno di San Siro che assegnerà un posto alla finale di Roma tra nerazzurri e bianconeri.
Alcuni tifosi, però, non hanno preso bene la decisione straordinaria di Gravina e della FIGC. Tra questi anche quelli del Napoli, che hanno accusato la Federcalcio di aver adottato “due pesi e due misure” visti alcuni episodi passati che hanno coinvolto altri giocatori vittime di insulti razzisti in campo.
Spicca, indubbiamente, il fatto che coinvolse Kalidou Koulibaly, all’epoca difensore centrale del Napoli, nel 2018 a San Siro contro l’Inter. Il senegalese fu infatti espulso e squalificato per una giornata dopo un applauso rivolto ai tifosi nerazzurri che lo avevano preso di mira con insulti razzisti per tutta la partita.
“Come mai Koulibaly non ebbe la stessa ‘grazia’ avuta oggi da Lukaku?”, protesta un utente su Twitter. “Oggi scopriamo che esiste il razzismo di Serie A, di Serie B e di Serie C”, si legge ancora. “Tutto regolare, immagino abbiano preso questa decisione per mettere una toppa dopo l’enorme brutta figura fatta internazionalmente”.
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