La Procura di Napoli sta indagando sulle violenze verificatesi la sera di domenica scorsa sugli spalti dello stadio Maradona in occasione della partita tra il Napoli e il Milan.
Lo riportano Il Mattino e Repubblica. Un pool di magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Amato, ha delegato accertamenti alla Digos (coordinata dal primo dirigente Antonio Bocelli) in relazione alle aggressioni scoppiate in curva B e sulle presunte imposizioni a cui sarebbero stati sottoposti i tifosi per mano di alcuni gruppi ultrà, i quali avrebbero vietato ai supporters azzurri di tifare e addirittura di dare le spalle al terreno di gioco.
I reati ipotizzati al momento sarebbero rissa e violenza privata. Le indagini, sempre secondo quanto riportano i due quotidiani, mirano anche a fare luce sulla presunta volontà da parte della tifoseria organizzata di esercitare pressioni nei confronti della società presieduta da Aurelio de Laurentiis.
Al vaglio della Polizia di Stato ci sono già i video degli scontri in curva, innescatisi, sembrerebbe, quando uno dei gruppi ha intonato cori contro il presidente rompendo così il silenzio concordato. Al centro della protesta degli ultrà ci sarebbero soprattutto il “caro-biglietti”, la fidelity-card e, infine, la rigida applicazione delle norme che regolano l’introduzione di bandiere, tamburi e altro materiale utilizzato per supportare gli azzurri.
Nei primi tre mesi del 2023 emessi 127 Daspo tra Napoli e provincia
Nei primi tre mesi di quest’anno, il Questore di Napoli ha adottato 89 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), istruiti e predisposti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, nei confronti di altrettante persone per condotte quali scavalcamento, utilizzo di materiale pericoloso, partecipazione ad un fitto lancio di oggetti contro la Polizia, resistenza, violenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale, associazione per delinquere, lesioni personali aggravate, porto di armi od oggetti atti ad offendere, aggressione ai danni dei giocatori della squadra avversaria e partecipazione ad un corteo non autorizzato mettendo in pericolo la sicurezza pubblica e creando turbative per l’ordine pubblico.
In particolare, 41 di questi provvedimenti sono stati irrogati in occasione delle partite della Società Sportiva Calcio Napoli disputate presso lo stadio “Maradona” relative al Campionato di Calcio di serie A 2022/2023, alla Champions League e alla Coppa Italia, mentre i restanti 48 in occasione di partite disputate dalla Juve Stabia, Punto di Svolta, A.C. Sant’Antonio Abate, Turris, Nola, Savoia, A.S.D. Pianura Calcio 1977, Real Frattaminore, A.S.D. Sporting Club Ercolanese, A.S.D. Olimpia Capri Pecoraro.
Infine, altri 38 provvedimenti sono stati emessi nei confronti di altrettante persone, di cui 27 condannate per reati quali tentato omicidio aggravato, estorsione aggravata e pluriaggravata anche dal metodo mafioso, porto di armi od oggetti atti ad offendere, rapina aggravata e pluriaggravata, lesioni personali pluriaggravate, violazioni in materia di stupefacenti, danneggiamento aggravato, detenzione, vendita e cessione illecite di sostanze stupefacenti aggravate dal metodo mafioso, associazione per delinquere, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, altre 7 denunciate, invece, per reati quali porto di armi od oggetti atti ad offendere, rissa e danneggiamento aggravato e le ultime 4 poiché indagate per rapina aggravata, rissa e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Tale attività è il risultato dello sforzo della Questura teso ad assicurare alle competizioni sportive una sempre maggior sicurezza.
Articolo pubblicato il giorno 4 Aprile 2023 - 08:42