Venerdì 14 proiezione del film “Il buco”, vincitore al Festival di Venezia.
Saranno presenti in sala il regista Michelangelo Frammartino e la sceneggiatrice Giovanna Giuliani.
Venerdì 14, alle ore 09.00, al Cinema Magic Vision di Casalnuovo, nell’ambito della rassegna “Periferie e Marginalità nel cinema dell’Italia contemporanea”, prevista dal progetto “Trame School”, verrà proiettato “Il buco”, film vincitore del premio speciale della giuria al 78° Festival del Cinema di Venezia e avrà luogo l’incontro con il regista del film Michelangelo Frammartino e la sceneggiatrice Giovanna Giuliani. Il progetto, vincitore del bando ministeriale CIPS (Cinema e Immagini Per la Scuola) dell’associazione culturale Luna di Seta, in collaborazione con l’associazione TARE, di cui è presidente Angelo La Pietra anche responsabile scientifico del progetto, e in partnership con il Comune di Pomigliano D’Arco e gli Istituti D’Acquisto-Leone, Europa, Imbriani e Serao, sta portando sul territorio un importante percorso formativo, educativo e artistico sul cinema e i suoi linguaggi per gli studenti e il personale docente.
Molti gli eventi importanti che si sono susseguiti nelle utlime settimane tra cui la proiezione di “Accattone” di Pier Paolo Pasolini, “Visages villages” di Agnes Varda, “Rue Garibaldi”, vincitore miglior documentario italiano alla 39° edizione del Torino Film Festival con l’autore Federico Francioni, “Re Granchio” con uno degli autori Alessio Rigo de Righi presente in sala, “Atlantide” con l’autore Yuri Ancarani, e “Gigi la legge” di Alessandro Comodin (vincitore del Premio speciale della giuria all’ultimo Festival di Locarno) con il protagonista del film Pier Luigi Mecchia e l’aiuto regista Giulio Squarci.
L’educazione all’immagine, promossa mediante la visione di film e la didattica del linguaggio cinematografico, intende fornire ai ragazzi non solo le competenze e gli strumenti di analisi dei linguaggi audiovisivi in un’ottica di comprensione della loro natura e del loro funzionamento, ma anche una chiave interpretativa consapevole, grazie alla padronanza di un linguaggio comune ed esperito, di tutte le marginalità che investono quella periferia geografica, sociale, culturale ed esistenziale in cui si trovano ad agire e che attraverso il medium cinematografico esperiranno in una possibile chiave formativa/trasformativa.
Articolo pubblicato il giorno 12 Aprile 2023 - 17:30