Se un cliente di una banca viene truffato con il phishing la responsabilità è sua e non dell’istituto di credito. Lo ha stabilito la corte di Cassazione, con sentenza numero 7214, presidente De Chiara, relatore Vannucci, introducendo di fatto un principio che rappresenta, per gli istituti di credito, uno scudo di fronte alle richieste di risarcimento danni avanzati da correntisti truffati on line.
Nel caso oggetto della sentenza della corte d’appello di Palermo, il titolare del conto ha disconosciuto una operazione fraudolenta di bonifico eseguita per via telematica sul proprio conto da una terza persona. Nella causa di primo grado, il Tribunale di Palermo aveva condannato la banca a rimborsare al titolare del conto corrente la somma che era stata sottratta fraudolentemente, ritenendo che l’intermediario non avesse adottato tutte le misure di sicurezza tecnicamente idonee a prevenire danni come quello oggetto di causa.
Tale decisione, tuttavia, è stata riformata dalla sentenza della Corte d’Appello di Palermo, per poi essere confermata dalla Suprema Corte. La Corte di Cassazione, richiamando nei fatti di causa le argomentazioni poste dalla Corte d’Appello, ha dichiarato inammissibile il ricorso escludendo la responsabilità dell’intermediario
Un uomo di 73 anni, originario delle Marche e residente in Italia, ha subito un'aggressione… Leggi tutto
Un uomo di 78 anni di Dugenta è stato assolto dall'accusa di ricettazione, in merito… Leggi tutto
Napoli – Un bambino di appena 9 anni è stato sorpreso in sella a una… Leggi tutto
L'appuntamento con il teatro è fissato per sabato 26 gennaio 2025, alle ore 19.00, presso… Leggi tutto
Tensione alta nell'aula della Corte d'Assise di Napoli durante il processo per l'omicidio di Rosa… Leggi tutto
MELBOURNE – Il campione in carica Jannik Sinner prosegue la sua corsa trionfale agli Australian… Leggi tutto