Su quel tetto del capannone, che poi ha ceduto sotto al suo peso, ci sarebbe salito per un gioco, o addirittura una sfida tra ragazzi.
E’ morto cosi’, precipitando nel vuoto il 17enne Andrea De Rosa di Acerra. L’incidente ieri sera e sul posto sono arrivati i carabinieri allertati dai suoi due amici che erano li’ con lui. Sotto choc hanno raccontato che il ragazzo e’ salito sul tetto senza un motivo apparente e che poi il tetto in plastica e’ collassato. Il volo di oltre dieci metri non gli ha dato scampo.
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Per lui non c’è stato nulla da fare, come hanno poi accertato i sanitari del 118 giunti all’interno di uno stabilimento industriale in disuso che si affaccia in via Giovanni Falcone, a Casalnuovo di Napoli, intorno alle 21, insieme con i carabinieri. Ad allertare i soccorsi sono stati i due amici della vittima.
Sarebbe stato piuttosto un gesto estemporaneo, una bravata, alla fine però costata una giovane vita. Sull’accaduto sono ancora in corso indagini dei carabinieri di Castello di Cisterna che hanno ascoltato i due testimoni oculari, rimasti impietriti davanti alla tragedia. Tutto è avvenuto nell’area che una volta ospitava l’insediamento industriale Pibigas-Eridania.
La zona è caratterizzata dalla presenza di diverse aree come quella dove si è verificato l’incidente. Ovviamente nella ricostruzione della dinamica dei fatti si seguono tutte le piste, ma quella privilegiata appare essere la bravata. Il 17enne morto era incensurato, abitava ad Acerra, non andava a scuola e guadagnava qualcosa svolgendo lavori saltuari.
Nel 2011 un’altra tragedia nello stesso posto
Nell’area dello zuccherificio, nel 2011, perse la vita un 14enne, anche lui precipitato da un’altezza di 10 metri a causa del cedimento del lucernaio. Con altri quattro ragazzini si era introdotto lì per giocare a pallone.
Articolo pubblicato il giorno 3 Aprile 2023 - 21:17