Sei anni fa fece discutere la scelta del Comune di Capri di intimare la rimozione di una tenda al titolare del brand Capri Watch poiché, secondo l’ufficio tecnico, il colore non era conforme al regolamento. Il provvedimento suscitò un mare di polemiche guadagnando l’attenzione dei media.
Oggi la sentenza del Consiglio di Stato che mette la parola fine alla querelle. I fatti risalgono al 2017: nella griffatissima via Camerelle turisti e passanti assistettero con stupore alla scena degli operatori del Comune che tagliavano e distruggevano la tenda alla presenza del capo dell’ufficio tecnico che mise in esecuzione l’ordinanza del sindaco di allora. Il caso fece scalpore e indusse Silvio Staiano, legale rappresentante del brand, a denunziare il Comune e l’architetto a capo dell’ufficio, dando vita così ad un contenzioso giunto fino al Consiglio di Stato che oggi ha messo la parola fine.
Esulta Staiano che, difeso dagli avvocati Giuseppe Ceceri e Giancarlo Mariniello, aveva sempre dichiarato la legittimità del suo operato. Riconosciute le responsabilità del Comune costretto a pagare i danni e le spese del doppio grado di giudizio. “Sono soddisfatto che addirittura il Consiglio di Stato abbia sposato le nostre tesi – dice Staiano – per un atto emesso nei confronti della nostra azienda che ancora oggi grida vendetta sotto il profilo amministrativo”
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