Arrivano le prime condanne per gli scontri avvenuti a Napoli il 15 marzo nel pre-partita della gara di Champions League con l’Eintracht Francoforte.
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Si tratta di un 32enne giudicato con rito direttissimo e protagonista del lancio di pietre, in via Medina, a Napoli, contro due bus che trasportavano i tifosi dell’Eintracht.
L’uomo è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari.
Cinque daspo, il divieto di assistere a partite di calcio, per tre anni. Questa la decisione adottata dalla questura di Napoli nei confronti di altrettanti tifosi tedeschi, tra i 21 e i 38 anni, che hanno partecipato il 15 marzo scorso, prima dell’incontro di calcio di Champions League Napoli-Eintracht presso lo stadio Maradona, a un corteo non autorizzato e agli scontri a piazza del Gesu’ mettendo in pericolo la sicurezza pubblica e creando turbative per l’ordine pubblico.
Erano parte del gruppo di circa 500 tifosi tedeschi arrivati nel capoluogo campano senza biglietto per l’accesso allo stadio; e in 350 hanno attraversato la citta’, scagliandosi poi contro le forze dell’ordine quando circa 200 tifosi partenopei, molti dei quali a volto coperto e armati di bastoni, bottiglie e altri oggetti contundenti, hanno esploso contro di loro petardi e lanciando fumogeni, dando vita a una ‘guerra’ a colpi di tavolini e sedie scagliati verso gli ultra’ napoletani, colluttazioni e lancio di lacrimogeni.
Le attivita’ investigative svolte dalla Digos, con il supporto delle immagini registrate dagli operatori del Gabinetto Interregionale di polizia Scientifica, hanno condotto alla loro identificazione, e proseguiranno nei prossimi giorni.
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