Avviato oggi lo scavo delle gallerie sulla tratta Telese-Vitulano, ulteriore passo verso il completamento della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari.
Presenti, tra gli altri, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, sottosegretario di Stato del Mit, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Roberto Pagone, commissario straordinario dell’opera, Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttrice generale di Rete Ferroviaria Italiana e Paolo Bernardini, presidente del Consorzio Telese Scarl.
Il cantiere “Le Forche lato Cancello”, fa parte del secondo lotto Telese-Vitulano. Il nuovo tracciato consiste nel raddoppio e nella velocizzazione della linea storica tra Frasso Telesino e Vitulano (Benevento) ripercorrendo l’attuale corridoio per circa 30 chilometri, parte in variante e parte in affiancamento.
È prevista la realizzazione di quattro nuove fermate (Amorosi, Solopaca, San Lorenzo e Ponte Casalduni) e il rifacimento della stazione di Telese. Gli interventi di scavo delle gallerie saranno realizzati con metodo tradizionale adottando sistemi di monitoraggio che consentiranno di far lavorare a regime circa 400 persone in piena sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
I lavori sono stati affidati da Rfi al Consorzio Telese Scarl costituito dalle imprese Ghella, Itinera, Salcef e Coget Impianti per un importo complessivo di 470 milioni di euro, il tutto sotto la direzione lavori di Italferr.
Un’opera faraonica, ma ormai tutta nella fase operativa, tutta la NAPOLI-Bari lo è e questa è una parte dell’opera, quella che apre il cantiere. Da luglio 2022 è tutto affidato alla costruzione. È un’opera importantissima, collegherà i due versanti dell’Italia, il tirrenico e l’adriatico, con un treno che potrà collegare Napoli a Bari e viceversa in due ore contro le poco meno le 4 di oggi e tra l’altro con una rottura di carico, cioè la necessità di scendere da un treno per prenderne un altro.
È veramente un’opera che unisce i versanti del Paese e il Paese all’Europa perché qui siamo dentro il corridoio scandinavo-mediterraneo che parte da Helsinki e arriva a Palermo passando per la Napoli-Bari. Veramente un aiuto rilevante anche per lo sviluppo dell’economia locale”.
Lo ha detto l’amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani, in occasione dell’avvio dei lavori di scavo della galleria Telese – Vitulano, della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari, nell’ambito del progetto Cantieri Parlanti. Presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il sottosegretario del MIT Tullio Ferrante, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il Commissario straordinario dell’opera, Roberto Pagone.
“Nel 2024 – ha chiarito Fiorani – saranno completati parti di opera che consentiranno di avere un collegamento diretto tra Napoli e Bari in 2 ore e 40 minuti. Alla fine del 2027 tutto sarà finito e si scenderà a due ore”. Il cantiere “Le Forche lato Cancello”, fa parte del secondo lotto Telese – Vitulano.
Il nuovo tracciato consiste nel raddoppio e nella velocizzazione della linea storica tra Frasso Telesino e Vitulano (Benevento) ripercorrendo l’attuale corridoio per circa 30 chilometri, parte in variante e parte in affiancamento. È prevista la realizzazione di quattro nuove fermate (Amorosi, Solopaca, San Lorenzo e Ponte Casalduni) e il rifacimento della stazione di Telese. Gli interventi di scavo delle gallerie saranno realizzati con metodo tradizionale adottando sistemi di monitoraggio che consentiranno di far lavorare a regime circa 400 persone in piena sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
I lavori sono stati affidati da RFI al Consorzio Telese Scarl costituito dalle imprese Ghella, Itinera, Salcef e Coget Impianti per un importo complessivo di 470 milioni di euro, il tutto sotto la direzione lavori di Italferr. La nuova linea AV/AC Napoli – Bari è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo e rappresenta la prima e più avanzata opera che il Polo Infrastrutture del Gruppo FS sta realizzando per il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud Italia.
La nuova infrastruttura, di cui Rete Ferroviaria Italiana è committente e Italferr ha curato la progettazione preliminare e definiva, ha un investimento complessivo di 5,7 miliardi di euro, finanziati anche con i fondi del Pnrr. Il suo completamento, entro il 2027, velocizzerà il collegamento diretto trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico, migliorando le connessioni della Puglia e delle province campane più interne con la linea AV/AC Milano – Roma – Napoli.
La Napoli-Bari è la prima infrastruttura sostenibile certificata con il Protocollo Envision in Europa e prima linea ferroviaria a raggiungere questo riconoscimento a livello mondiale. Un progetto che incarna e porta avanti una nuova concezione di infrastrutture capaci di innescare efficaci opportunità di crescita per i territori e le comunità interessate.
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