Lucia Celotto
Sabato 1° aprile, alle ore 13, ci sarà a Castellammare di Stabia all’ingresso del Liceo Plinio Seniore, via Nocera, 87 un’iniziativa cittadina organizzata da alcuni insegnanti a sostegno della professoressa Lucia Celotto, aggredita dai familiari di un’alunna per un voto, a loro dire, basso.
La docente è stata vittima di un vero e proprio raid punitivo. I familiari dell’alunna, dopo essersi introdotti nel liceo Plinio Seniore di Castellammare, e non essendo stati fermati da nessuno, hanno cominciato a girare indisturbati per le varie aule e corridoi in cerca della loro vittima finché, una volta individuata, la donna è stata schiaffeggiata, presa a pugni e tirata per i capelli poi invitata ad andare via uscendo.
Alla manifestazione parteciperà anche il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli il quale aveva già denunciato pubblicamente la vicenda ed è intervenuto in Parlamento per chiedere al Ministro dell’Istruzione Valditara di relazionare sulla vicenda e decidere il da farsi.
“Quel che è accaduto ha davvero dell’incredibile” – ha commentato Borrelli- “Delle persone hanno potuto introdursi liberamente in una scuola e girare indisturbati per le varie aree. Pensiamo solamente cosa sarebbe potuto accadere se fossero entrati armati.
Pensiamoci. Non soltanto nessuno ha fermato quella gente ma all’insegnante, dopo aver subito una vile aggressione, è stato chiesto di lasciare l’edificio per l’uscita secondaria per non mostrarsi nelle condizioni in cui era ridotta agli altri. Neanche i soccorsi sono stati chiamati.
È stata avvertita la Polizia da un’altra insegnante ma soltanto perché, pochi minuti prima, ella era stata scambiata dagli aggressori per la professoressa della ragazza. Tutta la faccenda dovrà essere chiarita. Come è stato possibile consentire tutto questo? Esigiamo provvedimenti.”.
“Il Ministro Valditara ha già espresso la propria solidarietà nei confronti della docente ma vogliamo che venga nuovamente in aula a relazionare sull’accaduto e chi si studi un provvedimento per rendere, effettivamente, le scuole luoghi sicuri.
Le scuole così come tutti i luoghi pubblici dove sempre più spesso avvengono violenze e delitti. E mentre le vittime subiscono e non viene offerto loro neanche il minimo sostegno, i violenti e i delinquenti la passano sempre liscia o, comunque, se la cavano con troppo poco.” -ha concluso Borrelli.
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