Ryanair ha annunciato oggi il suo operativo estivo per Napoli, mai così ampio con 58 rotte, tra cui sei nuove verso Danzica, Memmingen, Paphos, Shannon, Trapani e Zante, oltre a un aumento delle frequenze su rotte già esistenti, tra cui Palermo, Trieste, Tolosa e Valencia.
Questa crescita è sostenuta dall’investimento di 500 milioni di dollari di Ryanair su Napoli, con cinque aeromobili ‘basati’ e 150 posti di lavoro nel settore dell’aviazione per piloti, personale di cabina e ingegneri.
L’operativo di Ryanair per l’estate 2023 da Napoli prevede oltre 530 voli settimanali; una crescita del 90% rispetto al periodo pre-Covid con 3,9 milioni di passeggeri da/per Napoli; oltre 3.300 posti di lavoro.
La compagnia intende investire ulteriormente su Napoli, ma – si sottolinea in una nota – “questa crescita è soggetta al riesame da parte del Comune dell’introduzione di una nuova tassa di imbarco di 2 euro (per passeggero in partenza) che si aggiunge all’addizionale municipale di 6,50 euro.
Ciò non solo renderà Napoli assolutamente non competitiva rispetto ad altre destinazioni dell’Ue, ma impedirà alle compagnie aeree, come Ryanair, di investire e crescere ulteriormente”.
Intanto, per celebrare l’apertura di queste sei nuove rotte, Ryanair ha lanciato una promozione speciale con tariffe a partire da 29,99 euro per viaggiare tra aprile e ottobre 2023 che possono essere prenotate su Ryanair.com.
“In qualità di compagnia aerea n. 1 in Italia, Ryanair è lieta di annunciare il più grande operativo di sempre su Napoliper l’estate 2023, offrendo ai clienti di Napoli una scelta ancora più ampia per le loro vacanze estive alle tariffe più basse d’Europa”
, commenta da Napoli il direttore del Commerciale di Ryanair Jason McGuinness.“Ryanair continua a garantire più traffico, più posti di lavoro e tariffe più basse di qualsiasi altra compagnia aerea in Italia. Tuttavia, se Ryanair vuole continuare a crescere e a investire nella Regione, il Comune di Napoli deve revocare la sua proposta di aumento di due euro della tassa sui passeggeri in partenza, che renderebbe Napoli uno dei più costosi e inaccessibili aeroporti italiani.
La crescita di questa estate per Napoli è subordinata all’eliminazione di questa nuova tassa, garantendo alla regione di rimanere competitiva rispetto ad altre aree con bassi costi di accesso. Inoltre, chiediamo al Governo italiano di eliminare immediatamente l’addizionale comunale (6,50 euro per passeggero in partenza) da tutti gli aeroporti italiani per garantire una crescita continua dell’economia turistica italiana”.
Per l’amministratore delegato di Gesac Roberto Barbieri “i numeri di Ryanair confermano la straordinaria connettività dello scalo partenopeo e la sua capacità di slancio all’economia del territorio. Dopo lo shock pandemico, abbiamo faticosamente ricostruito ed ampliato l’offerta voli, portando visitatori nella nostra Regione ben oltre il periodo del picco estivo, contribuendo alla destagionalizzazione dei flussi turistici.
Nell’interesse di tutti e secondo modalità ragionevoli individuate con il Governo, ci auguriamo di risolvere il nodo dell’incremento dell’addizionale comunale, al fine di mantenere gli attuali volumi di traffico e sviluppare contestualmente l’aeroporto di Salerno, che sarà gradualmente operativo a partire dall’anno prossimo”.
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