Il principe Harry ha detto, in una conversazione con un esperto di dipendenze diffusa online che “si è sempre sentito leggermente diverso” dalla sua famiglia e che la sua defunta madre si è sentita allo stesso modo.
Lo riportano diversi media britannici, tra cui la Bbc, precisando che la visione dell’intervista era riservata agli acquirenti del suo libro ‘Spare’. Poi parlando della questione droghe, definisce l’uso della “medicina psichedelica”, dicendo che lo avrebbe aiutato a “affrontare i traumi e i dolori del passato” e sarebbe stato come una “pulizia del parabrezza”.
Prendere cocaina “non è stato niente per me” – ha precisato – ma “la marijuana è diversa, in realtà mi ha davvero aiutato”. Nessun accenno, invece, alle recenti rivelazioni reali, come la richiesta a Harry e sua moglie Meghan di lasciare Frogmore Cottage – o se abbia o meno l’intenzione di partecipare all’incoronazione di suo padre, re Carlo III, prevista per il 6 maggio.
Parlando della sua sofferenza con Gabor Matè, un medico e scrittore ungherese naturalizzato canadese, davanti a un caminetto in California, Harry ha detto di temere di perdere i ricordi di sua madre Diana, e di voler “soffocare” di affetto i suoi figli Archie e Lilibet per evitare loro gli stessi “traumi” o “esperienze negative” da lui vissute.
Il duca di Sussex ha insistito sul fatto di non ritenersi una “vittima” e di non aver voluto cercare simpatie scrivendo il libro, ma che dopo la sua pubblicazione si è sentito “incredibilmente libero”. Nella conversazione Harry denuncia il razzismo vissuto da sua moglie Meghan, e descrive il libro come un “atto di servizio” per rompere il tabù sui problemi di salute mentale.
Il principe Harry ha rivelato di aver incoraggiato la famiglia reale a sottoporsi a psicoterapia in modo che i suoi parenti “potessero parlare” la sua lingua e capirlo meglio. Harry ha spiegato di aver “cercato di incoraggiare tutti (in famiglia) a farlo”, aggiungendo di aver tratto enorme vantaggio dalle sedute, che considera “necessarie”.
“Certamente mi sono sentito per tutta la vita, nei miei anni piu’ giovani, leggermente diverso dal resto della mia famiglia”. “Mi sentivo strano a trovarmi in questa specie di bolla, e so che mia madre si sentiva allo stesso modo”. “Mi sentivo come se il mio corpo fosse li’, ma la mia testa fuori e a volte era viceversa”.
Il duca ha anche parlato delle sue paure prima di andare in terapia, il timore che perdesse il ricordo della madre: “Una delle cose di cui avevo piu’ paura era perdere i sentimenti che provavo per mia madre: pensavo che se fossi andato in terapia avrei perso tutto cio’ che mi era rimasto, qualunque cosa fossi riuscito a trattenere da mia madre”.
Ha scoperto che non era cosi’, “non l’ho perso, al contrario”, e si e’ reso conto “che in realta’ voleva solo che io fossi felice”. Harry ha parlato dinanzi a un pubblico che era on-line e collegato da ogni parte del mondo: gli e’ stato anche chiesto come e’ stato vivere un’infanzia emotivamente lontana, con pochi abbracci e dimostrazioni di affetto.
E ha detto che con i suoi figli si sta assicurando “di soffocarli di amore e affetto”: “Come padre sento l’enorme responsabilita’ di assicurarmi di non trasmettere traumi o le esperienze negative che ho avuto da bambino”. Il principe ha aggiunto che in tutto il percorso e’ stata determinante la moglie, Meghan, a cui e’ “eternamente grato” per averlo aiutato a cambiare prospettiva e che ha definito “un essere umano eccezionale”.
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