La querelle politica sugli staffisti dell’amministrazione comunale di Napoli, una manciata di nomine (cui, secondo voci di corridoio, dovrebbero aggiungersi altre new entry a breve), e’ il segnale evidente “dell’incapacita’ del sindaco Gaetano Manfredi di aprirsi alla classe dirigente della citta'”.
La sottolineatura, e’ dell’europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia Fulvio Martusciello. Martusciello, che da mesi sta riorganizzando gli azzurri in vista delle amministrative di maggio e in prospettiva per le regionali del 2025, dopo aver ricompattato il fronte del centrodestra, ha avviato una campagna di forte opposizione all’amministrazione comunale frutto dell’alleanza Pd-M5s, dando battaglia sia sulla carenza di servizi della citta’ sia su questioni squisitamente politiche come, appunto, quella degli staffisti.
Tra i 9 contratti firmati da Manfredi nei giorni scorsi per rafforzare i collaboratori suoi e degli assessori, c’e’ anche il caso di Ciro Cinquegrana, rivelato dal quotidiano Il Roma, che solo a gennaio scorso era stato scelto come coordinatore di FI nella seconda municipalita’ cittadina, subito rimosso dal ruolo proprio da Martusciello.
Ma ci sono, soprattutto, indicano i piu’, cassiere di supermercato, pizzaioli e persone che come titolo di studio vantano la terza elementare. Voci di corridoio, pero’, perche’ come sottolinea lo stesso coordinatore azzurro, “i curricula dei prescelti non sono disponibili. Non c’e’ trasparenza, li’ dove invece c’e’ un obbligo di legge”.
Per questo Martusciello e’ intenzionato a portare la questione anche sul tavolo del ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, attraverso una interrogazione a lui indirizzata da parlamentari campani. Ministro he proprio il 13 marzo prossimo sara’ a Napoli per un confronto nell’ambito di una iniziativa pubblica con Manfredi.
“C’e’ anche un tema di spreco di risorse pubbliche, oltre a quello della violazione di una norma quando vengono scelti collaboratori di assessori e sindaco tra chi ha partecipato alla campagna elettorale senza una valutazione di curricula – spiega Martusciello – la meritocrazia dunque non e’ un aspetto che interessa Manfredi.
Penso che qualsiasi magistrato possa legittimamente chiedersi cosa e’ successo anche sulla base degli articoli di stampa gia’ pubblicati dalle testate locali. Corruzione elettorale? Ci rimettiamo alle valutazioni di qualsiasi magistrato”. L’europarlamentare pero’ promette attenzione costante su Napoli.
“Io in questa citta’ ci ho vissuto e ci vivo e sono interessato che funzioni, che sia una capitale europea – dice – il ruolo che ha l’opposizione e’ quello di sprone per buoni atti amministrativi. E io intendo portarlo avanti. I napoletani ormai quasi rimpiangono Luigi de Magistris. Manfredi non fa bene il sindaco”.
A partire dalla gestione del turismo, un importante asset economico che ora sta vedendo numeri da record, ma a cui “innanzitutto va data una governance piu’ seria, a partire da una riflessione sull’aeroporto di Capodichino, insieme con quello di Pontecagnano”, avverte Martusciello.
“Assistiamo a uno sviluppo confuso dell’offerta turistica e culturale – rileva – e manca persino un assessorato alla Cultura in Comune e in Regione. L’offerta si riduce alla fine a quella di food e di ‘colore’. Un po’ poco per una citta’ che puo’ vantare un patrimonio di beni artistici, architettonici e paesaggistici ineguagliabile”.
Mancano persino infopoint che non siano gazebo isolati, aggiunge. Ma “la possibilita’ di farli funzionare e’ legata all’esistenza di una azienda turistica moderna, invece abbiamo a Napoli e in Campania solo strutture obsolete in via di liquidazione – racconta Martusciello – e la Campania non e’ mai protagonista di importanti fiere del turismo perche’ manca una vera programmazione, ma si procede con scelte minimali, come per i collaboratori del sindaco e degli assessori”.
In questo panorama, arriva anche la frizione tra Comune e Regione su il teatro San Carlo, che “senza aiuti delle istituzioni non regge. La relazione del rappresentante della Regione nel cdi della Fondazione, Riccardo Realfonzo, e’ drammaticamente vera, ma non puo’ essere strumento di ricatto. Il piu’ antico lirico al mondo, che vive di finanziamenti pubblici, non puo’ essere usato per fare lotta politica”.
E i privati? “I privati sinora spesso hanno visto nelle istituzioni la mucca da mungere – spiega Martusciello – va ricreato il senso di comunita’, offrendo anche una concreta speranza di tornare a essere centrali nella vita economica e politica del Paese. Ma se vedono nominare uno con la terza media come staffista, che debbono pensare?”.
Intanto, Martusciello ha unito il centrodestra con un metodo di azione che segue la sua filosofia di “in anticipo e in accordo”. “Per lavorare e trovare candidati sindaci, abbiamo cambiato modello, e andiamo al 15 maggio avendo gia’ scelto- osserva – c’e’ sul fronte opposto molta differenza di programma tra centrosinistra e M5s. Sinora hanno scelto per opportunita’ di stare insieme, ma questo ha dei limiti. Nel 2025 non c’e’ partita, vinciamo noi”. E attende una risposta da Manfredi sugli staffisti.
Articolo pubblicato il giorno 7 Marzo 2023 - 14:12
Interessante analisi sulle nomine politiche a Napoli, sembra che ci siano davvero dei problemi di trasparenza e competenza.