Foto dal sito della SSC Napoli
Una battuta d’arresto che non toglie convinzione né certezze al Napoli di Luciano Spalletti, dall’alto di un primato in classifica ancora difficilmente attaccabile dalle inseguitrici.Il tecnico azzurro ha concesso due giorni di riposo ai suoi ragazzi. Di Lorenzo e compagni riprenderanno la preparazione lunedì, quando cominceranno a lavorare sul match contro l’Atalanta in programma sabato 11 marzo, alle 18, al Maradona.
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Il ko non mette a rischio la corsa degli azzurri che oggi possono al massimo essere avvicinati a -15 punti da Inter e Milan quando mancano 13 partite alla fine del campionato, un baratro che sembrerebbe davvero incolmabile.
Ma il ko dà nuovi stimoli di concentrazione a Osimhen e compagni.Lo aveva detto chiaramente Spalletti nella conferenza stampa pre-Lazio, alla domanda se la vittoria a Roma del 3 settembre aveva dato il via al lungo sprint degli azzurri: “Secondo me – l’opinione del tecnico azzurro – la svolta l’hanno data le due gare precedenti, hanno creato disponibilità al sacrificio”.
Le due gare precedenti erano i pareggi con la Fiorentina e con il Lecce, il punto più basso della stagione, così come quello di ieri con la prima sconfitta interna.
Un ko che ora nel percorso psicologico che il tecnico azzurro fa con il suo gruppo di giocatori deve servire a dare la forza mentale per l’ultimo sprint della stagione, quello che punta a chiudere presto la corsa matematica verso il titolo ma anche a passare ai quarti di Champions League.
Insomma, Spalletti non appare particolarmente preoccupato per la sconfitta ma molto concentrato sui prossimi obiettivi.E’ questo lo sanno bene i campioni del gruppo azzurro a partire da Victor Osimhen, che ieri la prima volta è rimasto senza segnare dopo otto partite consecutive in gol.
Ieri sera è arrivata la traversa, ma soprattutto la difesa della Lazio ha saputo fermare la sorgente dei cross da entrambi i lati per la testa della punta nigeriana.Il Napoli ha sbagliato molto gli ultimi passaggi ma del resto un colpo a vuoto è pure prevedibile in un campionato di calcio lungo e complicato.
Nel bilancio della serata di ieri anche l’esplosione di bengala e petardi con il lancio di alcuni di essi.Alla fine tre supporter della Lazio sono stati arrestati e diverse sono state le denunce e le sanzioni.
Ci si chiede come mai sia stato possibile che i petardi siano potuti entrare senza che non ci sia stato un adeguato controllo.
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